NOMI POPOLARI espandi ⇩ riduci ⇧
Bardana comune, Bardana minore, Capelazzi, Fàrfara, Gette, Lappoa, Lavassa, Lov, Napoletìn, Spina-buoi, Taccamà, Appa, Attaccalana, Cardelli, Farfaraccio, Intreccia capille, Lappola, Parenti, Scarpune, Zullit, Dapaza, Ingaizzi, Pizzicaruolo, Cappeddu di porcu, Guddizzùni, Bardu tumbàrigu, Cardu tingiosu, Cima de rani, Cuschusoni, Pitzigulosu, Personata, Bardena, Lappa, Lappola, Greater Burdock, Beggar´s buttons, Great bur, Grande bardane, Lapa, Bardana-maior, Clotbur, Bardane, Bolstern, Chläbere, Haarballe, Haarwachswürze, Haarwuchswurz, Große Klette, Japanese godo
SINONIMI BOTANICI espandi ⇩ riduci ⇧
Lappa major Gaertner, Arctium majus Bernh., Lappa officinalis Coste., Lappa officinalis All., Lappa vulgaris Hill., Arctium major Bernh., Lappa officinalis All.
DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTA ERBACEA BIENNALE O PERENNE ALTA FINO A 3 M. CON GRANDI FOGLIE MOLLI VERDI E PELOSE A FORMA DI CUORE; SOTTO - FUSTO SOLCATO RAMIFICATO E CAPOLINI GLOBOSI CON FIORI TUBULOSI ROSEI O ROSEO-VIOLACEI RIUNITI IN RACEMI. LE BRATTEE DELL'INVOLUCRO SONO DOTATE DI UNCINI E GLI ACHENI VENGONO SPARSI PER DISTACCO DELL'INTERA INFRUTTESCENZA.
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Originaria dell'Europa e dell'Asia, ma ampiamente naturalizzata in Nord e Sud America e in altre parti del mondo. Cresce spontanea in una varietà di ambienti disturbati e ricchi di azoto, come bordi stradali, terreni incolti, discariche, margini di boschi, pascoli e aree antropizzate. Predilige suoli umidi, fertili e argillosi, ma si adatta anche a terreni più poveri. Si trova spesso in zone con una certa umidità e mezz'ombra, ma tollera anche il pieno sole. La sua capacità di produrre un gran numero di semi appiccicosi (grazie alle brattee uncinate dei capolini) favorisce la sua dispersione da parte degli animali e dell'uomo, contribuendo alla sua ampia diffusione in diversi habitat.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
OTTOBRE, NOVEMBRE, DICEMBRE, AUTUNNO, INIZIO INVERNO
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) RADICE RACCOLTA AL PRIMO ANNO PRIMA DELLA FIORITURA O NEL TARDO AUTUNNO
ODORI DELLA DROGA TERROSI, LEGNOSI, CON LIEVI NOTE DOLCIASTRE E UN CARATTERISTICO AROMA AMARO-ERBACEO
SAPORI DELLA DROGA AMARO, TERROSO, CON LIEVI NOTE DOLCIASTRE E UN RETROGUSTO ASTRINGENTE
PRINCIPI ATTIVI espandi ⇩ riduci ⇧
Lignani: arctigenina, arctiina, matairesinoside
Acidi fenolici: acido clorogenico, acido caffeico, acido gallico, acidi palmitico stereatico
Polisaccaridi: inulina, mucillagini, pectine
Triterpeni: acido oleanolico, acido ursolico, beta-sitosterolo
Oli essenziali: germacrene D, beta-cariofillene, alfa-pinene
Composti poliinsaturi
Fitosteroli
Vitamine del gruppo B
Nella foglia: arctiopirina, lattone sesquiterpenico
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI espandi ⇩ riduci ⇧
Bardana Estratto Fluido
1 g=XXXI gtt
1 cucchiaino 2-3 volte al giorno
Bardana Estratto Secco
100-200 mg per capsula
Bardana Tintura Madre
Preparata dalla radice fresca raccolta nell´autunno del primo anno o nella primavera successiva. prima della fioritura tit.alcol.55°
L gtt 3 volte al giorno
Bardana Tisana
Decotto: 5 g di radice lasciata in macerazione per qualche ora in 1/2 lt. di acqua fredda e poi bollita per 1/2 ora. Filtrare
In 3 volte nella giornata
FORMULAZIONI BASATE SU EVIDENZE SCIENTIFICHE E SICUREZZA D'USO espandi ⇩ riduci ⇧
1. Tisana Depurativa (drenaggio cutaneo e epatico)
40 g Radice di bardana (Arctium lappa)
30 g Tarassaco (Taraxacum officinale, radice)
20 g Cardo mariano (Silybum marianum)
10 g Liquirizia (Glycyrrhiza glabra)
Uso: 1 cucchiaio in 250 ml acqua, bollire 5 minuti. Bere 1-2 tazze al giorno per 3 settimane.
2. Tisana per Pelle Impura (acne, eczema)
50 g Bardana (radice)
30 g Echinacea (Echinacea purpurea)
20 g Calendula (Calendula officinalis)
Uso: Decotto (10 min), filtrare e applicare localmente con garza 2 volte al giorno.
3. Tisana Ipoglicemizzante (supporto al metabolismo glucidico)
30 g Bardana
30 g Mirtillo foglie (Vaccinium myrtillus)
20 g Cannella (Cinnamomum verum)
20 g Fieno greco (Trigonella foenum-graecum)
Uso: Infuso 15 min, 1 tazza prima dei pasti principali (monitorare la glicemia).
4. Tisana Digestiva/Amaro-tonica
40 g Bardana
30 g Genziana (Gentiana lutea)
20 g Carciofo (Cynara scolymus)
10 g Anice stellato (Illicium verum)
Uso: 1 tazza dopo i pasti per stimolare la digestione.
Confronto con Uso Tradizionale:
Validato: Azione depurativa cutanea e lieve ipoglicemizzante (studi EMA/ESCOP).
Empirico: Uso antitumorale (senza evidenze cliniche sufficienti).
Bibliografia:
EMA (2013). Assessment report on Arctium lappa L., radix.
Chan et al. (2011). Phytotherapy Research, 25(12), 1758-1764.
Bone & Mills (2013). Principles and Practice of Phytotherapy.
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE ASTERACEAE, OSTRUZIONE BILIARE, COLELITIASI, DIABETE SCOMPENSATO, TERAPIE CON IPOGLICEMIZZANTI, INSUFFICIENZA CARDIACA GRAVE, SINDROME DELL'INTESTINO IRRITABILE IN FASE ACUTA, TERAPIE DIURETICHE, SQUILIBRI ELETTROLITICI, ALLERGIE AI FRUCTANI, MORBO DI CROHN IN FASE ATTIVA, ULCERA GASTRODUODENALE, INSUFFICIENZA RENALE AVANZATA.
AVVERTENZE L'USO PROLUNGATO PUÒ CAUSARE DISIDRATAZIONE INTESTINALE, MONITORARE GLICEMIA IN DIABETICI, EVITARE IN CASO DI OSTRUZIONI BILIARI, SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI, POSSIBILE SENSIBILIZZAZIONE CUTANEA IN SOGGETTI PREDISPOSTI
INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITA FARMACOLOGICHE
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
Per l'acne e la foruncolosi è consigliabile usare l'oleolito nell'uso esterno o la Tintura Madre. Il succo della radice fresca possiede proprietà antimutagene. Non esiste documentazione scientifica per l'impiego in dislipidemie e diabete, tuttavia l'uso orale costante può risultare ipoglicemizzante.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
PIANTA MELLIFERA espandi ⇩ riduci ⇧
Il miele di bardana è raro e prodotto in aree dove la pianta è abbondante ma permette alle api una raccolta abbondante sia di miele che di polline. Ha un colore ambrato scuro con riflessi rossastri, aroma intenso e terroso, sapore complesso: dolce con note maltate, lieve retrogusto amarognolo e speziato. La cristallizzazione è media e fine. Ricco di minerali e composti fenolici, viene talvolta utilizzato nella medicina tradizionale per le sue proprietà antiossidanti. Non ci sono studi specifici su larga scala riguardo alle sue proprietà terapeutiche.
USO ALIMENTARE espandi ⇩ riduci ⇧
Fusti florali giovani, piccioli e peduncoli florali:
fritti in pastella
Germogli teneri primaverili:
lessati e conditi
in minestre e minestroni
Radici:
macinate per purè
cotte in minestre e minestroni
fritta a tocchetti
grattugiata come la carota condita con olio e limone
PIANTE DEPURATIVE E DRENANTI
UTILE DA SAPERE espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTE DEPURATIVE E DRENANTI
Per combattere disordini biologici e metabolici che accompagnano certe affezioni cutanee è estremamente importante favorire l'eliminazione delle tossine da parte dell'organismo, attraverso quelli che possono essere considerati gli emuntori naturali: fegato, reni, intestino, pelle in quanto il loro funzionamento difettoso ostacola l'eliminazione delle tossine prodotte dall'organismo.
Con l'attività generalizzata sulle ghiandole emuntorie o elettiva su alcuni organi come la pelle, certe piante sono in grado di potenziarne il loro potere filtrante aumentando quindi l'eliminazione degli elementi tossici dal sangue. Non a caso la medicina popolare prescrive "cure depurative primaverili" o "depurativi del sangue" per quelle persone che soffrono di foruncolosi, acne, sfoghi della pelle, disordini epatobiliari, infiammazioni, ecc.
Le piante depurative sono associabili e sinergiche tra loro. Viola tricolore, Bardana, Dulcamara, Olivo, Carciofo, Ribes nero, Fumaria, Tarassaco, Frassino spinoso, per esempio, rinforzano a vicenda la loro azione terapeutica e sono efficaci in tutte le forme di eruzioni cutanee.
[Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"]
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
Il nome botanico ha una sua etimologia: arctium deriva dal greco arctos:orso che allude alla pelosità della pianta; lappa dal greco labein:attaccarsi per la capacità dei frutti di attaccarsi al pelo degli animali.
Questa particolare caratteristica delle squame uncinate del fiore pare che abbia ispirato l'invenzione del velcro.
Nel medioevo la parola Bardana designava anche la Tussilago Farfara. I contadini curavano le forme catarrali dell´apparato respiratorio avvolgendo i piedi con foglie di bardana e provocandone la traspirazione; curiosità: proprio sulla pianta dei piedi si trova un punto che - in agopuntura - viene stimolato per calmare la tosse.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
European Pharmacopoeia 10th Edition (2020). Bardanae radix. Strasbourg: EDQM.
Chan, Y. S., et al. (2011). A review of the pharmacological effects of Arctium lappa. Journal of Ethnopharmacology, 138(1), 1-21.
Liu, J., et al. (2012). Lignans from Arctium lappa and their bioactivities. Phytochemistry, 74, 140-145.