DESCRIZIONE BOTANICA PIANTA ERBACEA BIENNALE ALTA FINO A 120 CM, GLABRA MA RICCA DI SPINE CON GRANDE ROSA DI FOGLIE BASALI MACCHIATE DI BIANCO, PICCIOLATE, DIVISE IN LOBI MUNITI DI UNA SPINA ALL'APICE. GRANDI CAPOLINI SOLITARI DI 6 CM FORMATI DA FIORI TUBULOSI PURPUREI CHE PRODUCONO ACHENI CON PAPPO SETOLOSO E BIANCO.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____VIOLETTO
FIORITURA O ANTESI MAGGIO, GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, PRIMAVERA, ESTATE
HABITAT Originario della regione mediterranea, ma si ampiamente naturalizzato in molte altre parti del mondo, tra cui Nord e Sud America, Australia e Nuova Zelanda. Cresce tipicamente in luoghi asciutti e soleggiati, spesso in terreni disturbati o marginali come bordi di strade, campi incolti, pascoli secchi, discariche e aree ruderali. Predilige suoli ben drenati, da argillosi a sabbiosi, e tollera condizioni di suolo povero e secco. Si adatta a climi temperati e mediterranei, con estati calde e secche e inverni miti. La si pu trovare dal livello del mare fino a circa 600 metri di altitudine. La sua capacit di prosperare in condizioni difficili e di produrre un gran numero di semi ne favorisce la diffusione in nuovi ambienti.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) LUGLIO, MET ESTATE
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) SEMI RACCOLTI IN LUGLIO-AGOSTO
Cardo mariano Tintura Madre Preparata dai frutti [acheni] essiccati tit.alcol.65 XXX gtt 3 volte al giorno
Cardo mariano Tisana Titolo F.U. non meno di 1% di silimarinaInfuso per 15 min. 3 tazze prima dei pasti 1 cucchiaino per tazza di acqua bollente
Vino di Cardo mariano .....espandi ↓
Versare in un litro di vino bollente 25 g di radice di Cardo mariano. Quando il vino freddo filtrare e conservare in vetro scuro al fresco. Un bicchierino da Marsala prima dei due pasti principali.
Controindicato nelle epatopatie in quanto bevanda alcolica.[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
NOTE DI FITOTERAPIA .....espandi↓
I frutti (semi) sono utilizzati da 2000 anni; hanno azione rigeneratrice a livello del parenchima epatico in quanto verrebbe aumentata la sintesi del RNA per stimolazione di attivit del RNA polimerasi. Nellepatite virale limita il danno parenchimale proteggendo le membrane epatocitarie dallaggancio dellagente virale sui recettori situati allesterno delle membrane e abbassa i livelli di transaminasi. Lattivit epatoprotettiva della silimarina stata dimostrata in numerosi modelli sperimentali che prevedevano un danno epatico provocato da sostanze tossiche tra cui il tetracloruro di carbonio - virus epatotossico della rana (FV3) - tossine della Amanita phalloides - ecc. Lazione antiossidante 10 volte superiore a quella della vitamina E sui radicali liberi perch blocca il rilascio della malonildialdeide e lattivit antiperossidativa. Studi clinici hanno suggerito che trattamenti preliminari con silimarina inibiscono il danno epatico indotto da alcol - da sostanze chimiche industriali e da psicofarmaci.
Nella fitoterapia attuale, a scopo terapeutico, andrebbe usata solo la silimarina estratta dai semi in quantit di 400 mg al giorno in quanto gli estratti totali potrebbero presentare controindicazione (?).
PIANTA MELLIFERA .....espandi↓
Miele monoflora con odore caratteristico, con una connotazione florale o florale/fruttata, e una animale al tempo stesso; di crisantemi, di fiori cimiteriali. Sapore normalmente dolce, normalmente acido, amaro da non percettibile a leggero, leggermente astringente e aroma caratteristico, con la stessa duplice natura rilevabile all'olfatto; subito florale/fruttato, poi rapidamente animale, putrescente, farina di pesce.
[Di: Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini]
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
USO ALIMENTARE .....espandi↓
Ricettacoli florali:
• si possono preparare come i carciofi
Costole florali e germogli centrali:
• lessati o stufati
DROGHE ATTIVE SUL FEGATO
UTILE DA SAPERE .....espandi↓
DROGHE ATTIVE SUL FEGATO
Le varie patologie del fegato e della cistifellea portano a una insufficiente produzione o alterato rilascio di bile o alla formazione di calcoli nelle vie biliari oppure a una sofferenza delle cellule epatiche. Le droghe attive sui meccanismi biliari e sul fegato vengono chiamate
a) Coleretici, se producono un aumento del succo biliare e si suddividono in: - Coleretici veri, se aumentano la secrezione dei costituenti biliari (Carciofo, Curcuma, Combreto, Calendula, Melanzana, Enula, Tarassaco); - Idrocoleretici, se aumentano la secrezione del componente acquoso biliare aumentando la fluidit (Lavanda, Menta, Melissa, Timo).
b) Colaghoghi, se accelerano il deflusso dal fegato alla cistifellea o da questa nell'intestino e possono essere suddivise in: - Fluidificanti della bile, se accelerano il deflusso abbassandone la viscosit (Boldo); - Colecistocinetici, se aumentano l'escrezione della bile stimolando le contrazioni della cistifellea (Boldo, Carciofo, Rabarbaro, Tuorlo d'uovo, Olio d'oliva).
c) Protettivi o detossicanti del fegato, se contribuiscono a normalizzare la struttura delle biomembrane dell'epatocita, migliorandone la funzione (Cardo mariano, Melanzana, Rosmarino).
d) Preventivi della calcolisi biliare o epatica e da impiegarsi per l'espulsione di piccoli calcoli (microlitiasi). I calcoli possono formarsi nella cistifellea (calcolosi biliare colecistica) o, pi raramente, nei condotti biliari (calcolosi biliare epatica). Il sintomo caratteristico la colica prodotta dalle contrazioni attraverso le quali l'organismo tenta di eliminare il calcolo spingendolo nell'intestino. Le erbe utili ad azione colagoga-coleretica e fluidificante sono: Boldo, Combreto, Carciofo. Anche e soprattutto l'olio d'oliva, assunto a digiuno a dose di 1-4 cucchiai, utile alla espulsione di piccoli calcoli. Attenzione, comunque a questo tipo di automedicazione perch in questa patologia, molto spesso pi utile non 'smuovere' il calcolo che potrebbe andare ad ostruire le vie biliari procurando una situazione risolvibile solo con trattamento chirurgico di urgenza.
[Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
ANNOTAZIONI VARIE .....espandi↓
Secondo la leggenda le macchie bianche sulle foglie sarebbero derivate dalle gocce del latte di Maria perse durante la fuga in Egitto.
Fiori e semi possono essere usati nella preparazione di formaggi per la loro azione di caglio vegetale.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
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Flora, K., Hahn, M., Lode, H. N., & Durgaprasad, S. (1998). Milk thistle (Silybum marianum) in hepatic diseases: a systematic review. Phytomedicine, 5(2), 125-128.
Loguercio, C., & Festi, D. (2011). Silybin and the liver: from basic research to clinical practice. World Journal of Gastroenterology, 17(18), 2288-2301.
Ramasamy, K., & Agarwal, R. (2008). Multitargeted therapy of cancer by silymarin. Cancer Letters, 269(2), 352-362.
Vargas-Mendoza, N., Madrigal-Santilln, E., Morales-Gonzlez, J. A., Esquivel-Soto, J., Esquivel-Chirino, C., Garca-Luna, M. M., ... & Morales-Gonzlez, J. R. (2014). Hepatoprotective effect of silymarin. World Journal of Hepatology, 6(3), 144-149.