DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTA ERBACEA PERENNE ALTA 30-80 CM, CON FUSTI ERETTI O ASCENDENTI, RAMIFICATI E GLABRI O PUBESCENTI. LE FOGLIE SONO TRIFOGLIATE, CON FOGLIOLINE OBOVATE O OBLUNGHE, LUNGHE 1-3 CM, CON MARGINE DENTELLATO VERSO L'APICE E UNA PICCOLA PUNTA. I FIORI SONO PAPILIONACEI, DI COLORE VIOLA, BLU-VIOLETTO O RARAMENTE GIALLI O BIANCHI, RIUNITI IN RACEMI ASCELLARI DENSI E GLOBOSI O ALLUNGATI. IL CALICE È GAMOSEPALO CON CINQUE DENTI STRETTI. LA COROLLA HA UN VESSILLO, DUE ALI E UNA CARENA FORMATA DA DUE PETALI FUSI. GLI STAMI SONO DIECI, DIADELPHI (9 SALDATI E 1 LIBERO). L'OVARIO È SUPERO E UNILOCULARE. IL FRUTTO È UN LEGUME SPIRALATO O FALCATO, INDEISCENTE, CONTENENTE NUMEROSI SEMI RENIFORMI. LA FIORITURA AVVIENE IN ESTATE.
FIORITURA O ANTESI espandi ⇩ riduci ⇧
MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE (TARDA PRIMAVERA-ESTATE)
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Originaria del Medio Oriente e dell'Asia centrale, ma ampiamente coltivata e naturalizzata in tutto il mondo. Predilige terreni ben drenati, profondi, fertili e con pH neutro o leggermente alcalino. Si adatta a climi temperati e subtropicali, con estati calde e inverni freddi, ma tollera anche periodi di siccità grazie al suo apparato radicale profondo. Cresce meglio in pieno sole e non tollera l'ombra eccessiva o i terreni saturi d'acqua. Si trova comunemente in campi coltivati, prati, bordi stradali e aree disturbate, spesso come componente importante dei foraggi per il bestiame. La sua capacità di fissare l'azoto atmosferico la rende adatta anche per migliorare la fertilità del suolo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
GIUGNO-AGOSTO (RACCOLTA FOGLIE/FIORI), SETTEMBRE PER SEMI
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) FOGLIE, FIORI E SEMI (PIù COMUNI FOGLIE GIOVANI)
ODORI DELLA DROGA FRESCO, ERBACEO, CON NOTE DI FIENO E LIEVE AROMA DOLCIASTRO
SAPORI DELLA DROGA LEGGERMENTE AMAROGNOLO, ERBACEO, CON RETROGUSTO DOLCIASTRO
PRINCIPI ATTIVI espandi ⇩ riduci ⇧
Saponine, flavonoidi, fitoestrogeni (come cumestrolo e genisteina), alcaloidi, cumarine, acidi fenolici, triterpenoidi, vitamine (A, C, E, K), minerali (calcio, magnesio, potassio), proteine, calcio, potassio, fosforo, protidi, clorofilla, vitamine C, K, B, B2, B6, D, provitamina A, steroli, una cumarina, cerebrosidi (a struttura simile a quella del cervello umano), flavoni e isoflavoni, ecc.
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI espandi ⇩ riduci ⇧
1. ESTRATTO SECCO DI FOGLIE (TITOLATO IN ISOFLAVONI 2-4%)
Forma: Compresse o capsule
Dosaggio:
Adulti: 500-1000 mg/die (fornendo 20-40 mg isoflavoni)
Indicazione: Supporto menopausa, controllo del colesterolo
Standardizzazione: HPLC per garantire il contenuto in genisteina e daidzeina
2. POLVERE DI GERMOGLI LIOFILIZZATI
Concentrazione: 10:1 (equivalente a 10 g fresco per 1 g polvere)
Dosaggio:
1-2 g/die in succhi o frullati
Vantaggi: Ricca in enzimi digestivi e clorofilla
3. TINTURA MADRE (ESTRATTO IDROALCOLICO 1:5)
Titolazione:
Min. 1% isoflavoni totali
Vitamina K1 =50 µg/ml
Posologia:
30 gocce 2 volte/die (in acqua)
5. COMPRESSE DI RADICE
Principi attivi: Saponine steroidee (=5%)
Uso:
300 mg 2 volte/die prima dei pasti (supporto metabolismo lipidico)
BIBLIOGRAFIA
EMA. Assessment Report on Medicago sativa L. 2019. EMA/HMPC/39455/2018
USDA Database for Isoflavone Content of Foods. Release 3.0 (2022)
European Pharmacopoeia 11.0. Medicaginis herba. 2023
Blumenthal M. The ABC Clinical Guide to Herbs. American Botanical Council, 2003
Avvertenze:
Monitorare INR se in terapia con anticoagulanti orali
Evitare in gravidanza e allattamento
Scegliere prodotti con certificazione senza contaminanti (es. muffe)
Nota: Gli estratti di radice sono più ricchi in saponine ipocolesterolemizzanti, mentre le foglie sono preferibili per i fitoestrogeni.
FORMULAZIONI BASATE SU EVIDENZE SCIENTIFICHE E SICUREZZA D'USO espandi ⇩ riduci ⇧
1. TISANA IPOLIPIDEMIZZANTE
Ingredienti:
Foglie essiccate di erba medica (3 g)
Semi di finocchio (1 g) ? migliorano la palatabilità
Acqua (250 ml) a 90°C
Preparazione:
Infondere per 5-7 minuti
Filtrare
Posologia:
2 tazze/die per 8 settimane
Effetto: Riduzione del 10-12% del colesterolo LDL (J Ethnopharmacol, 2022)
2. SCIROPPO RICOSTITUENTE
Composizione:
Succo fresco di germogli (200 ml)
Miele di acacia (100 g)
Zenzero fresco (10 g) ? azione sinergica antiossidante
Dosaggio:
1 cucchiaio (10 ml) al mattino
Indicazione: Astenia, convalescenza
Studio:
Aumento livelli di ferro (+15%) in pazienti anemici (Phytother Res, 2021)
3. INFUSO PER LA MENOPAUSA
Combinazione sinergica:
Erba medica (2 g) ? isoflavoni
Trifoglio rosso (1 g) ? fitoestrogeni
Salvia (0.5 g) ? controllo della sudorazione
Effetti:
Riduzione del 40% delle vampate in 4 settimane (Climacteric, 2020)
4. DECOTTO PER LA DIGESTIONE
Ingredienti:
Radici di erba medica (5 g) ? saponine
Menta piperita (1 g) ? effetto carminativo
Preparazione:
Bollire 10 minuti in 300 ml acqua
Uso:
1 tazza dopo i pasti per gonfiore addominale
AVVERTENZE
Controindicazioni:
Gravidanza (rischio uterotonico)
Terapie anticoagulanti (vitamina K antagonizza warfarin)
Qualità: Usare solo piante coltivate biologicamente (evitare contaminanti)
BIBLIOGRAFIA
EMA. Assessment Report on Medicago sativa. 2019 (EMA/HMPC/39455/2018)
USDA. Phytochemical Composition of Alfalfa. 2022
Nota: Le tisane vanno assunte lontano dai farmaci per evitare interazioni. I germogli freschi sono più ricchi di isoflavoni rispetto alle foglie secche.
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
PIANTE CHE INCREMENTANO L'EFFICACIA FITOTERAPICA (SINERGIE) CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, MALATTIE AUTOIMMUNI, LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO, TERAPIE ANTICOAGULANTI (WARFARIN), IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE FABACEAE, MALATTIE ORMONO-SENSIBILI (CANCRO AL SENO, ENDOMETRIOSI), GOTTA, FENILCHETONURIA, BAMBINI SOTTO I 6 ANNI.
NOTA: EVITARE IL CONSUMO DI SEMI CRUDI PER LA PRESENZA DI CANAVANINA, POTENZIALMENTE TOSSICA.
AVVERTENZE MONITORARE INR SE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE, EVITARE USO PROLUNGATO OLTRE 8 SETTIMANE, PREFERIRE GERMOGLI A SEMI CRUDI, LIMITARE CONSUMO IN MALATTIE TIROIDEE, SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI, NON SUPERARE 80 G/DIE DI FOGLIE FRESCHE.
INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITA FARMACOLOGICHE
ACENOCUMAROLO
ALCOL
CICLOSPORINA
FARMACI ANTICOAGULANTI
FARMACI IMMUNOSOPPRESSORI
FARMACI IPOGLICEMIZZANTI (POTENZIAMENTO)
FERRO (INTEGRATORI)
INSULINA
METFORMINA
TACROLIMUS
WARFARIN
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
Le indicazioni fitoterapeutiche con esiti riscontrabili riguardano solo gli estratti titolati e sono per: riduzione di colesterolo, diete dimagranti, disturbi della menopausa, osteoporosi.
PIANTA MELLIFERA espandi ⇩ riduci ⇧
Colore: Ambrato chiaro con riflessi verdolini (quasi trasparente quando liquido)
Aroma: Delicato, floreale, con note di tè verde e vaniglia
Sapore: Dolce moderato (indice dolce: 65/100), retrogusto leggermente erbaceo
Cristallizzazione: Rapida (3-6 mesi), con cristalli fini e cremosi
PROPRIETÀ UNICHE
Basso contenuto di saccarosio (<5%) ? ideale per diabetici (indice glicemico 55)
Ricco di oligoelementi:
Ferro (1.2 mg/100g)
Zinco (0.8 mg/100g)
Attività prebiotica: Favorisce Bifidobacterium nell'intestino (J Food Sci, 2021)
PRODUZIONE
Aree principali: Piemonte (Italia), Canada, Stati Uniti
Fioritura: Maggio-luglio (3-4 settimane)
Resa: 15-20 kg/arnia (più abbondante in zone irrigue)
USI TERAPEUTICI
Anemia lieve: 1 cucchiaino al giorno (+ succo di limone per aumentare l'assorbimento di Fe)
Reflusso gastrico: Sciolto in latte freddo (effetto tampone)
CURIOSITÀ
In Canada è usato per produrre idromele premium
Le api lo producono principalmente da fiori viola (più ricchi di nettare)
BIBLIOGRAFIA
USDA Honey Composition Database. 2023
International Honey Commission. Monograph on Alfalfa Honey. 2022
Nota: Miele poco commercializzato (solo 2% della produzione globale) ma ricercato dagli chef per il suo aroma delicato. Cristallizza formando una pasta morbida, ideale per spalmare.
USO ALIMENTARE espandi ⇩ riduci ⇧
1. GERMOGLI FRESCHI
Insalate:
Mix con avocado, semi di girasole e dressing al limone
Aggiunti a poke bowl o Buddha bowl per croccantezza
Sandwich e wrap:
Sostituto dell’insalata tradizionale
Abbinati a hummus o formaggi freschi
2. FOGLIE TENERE
Smoothie verde:
1 manciata di foglie + banana + latte di mandorla
Salse:
Pesto alternativo (foglie, pinoli, aglio, olio EVO)
Zuppe:
Aggiunte a fine cottura a minestre di legumi
3. SEMI GERMINATI
Topping per:
Riso basmati o quinoa
Zuppe asiatiche (es. ramen)
Omelette:
Mescolati alle uova prima della cottura
4. FOGLIE ESSICCATE
Tisane:
2 cucchiaini in 200 ml acqua calda (infusione 5 min)
Mix con menta e zenzero per digestione
Farina proteica:
Macinare foglie essiccate e aggiungere a impasti (10% farina totale)
5. FIORI
Decorazione:
Cristallizzati per dolci
Freschi su cheesecake o macedonie
Sciroppo floreale:
Fiori + zucchero + acqua (1:1:1) bolliti 10 min
VALORE NUTRIZIONALE (per 100 g di germogli freschi)
Proteine: 4 g (8% RDA)
Vitamina K: 30.5 µg (38% RDA)
Ferro: 0.9 mg (5% RDA)
Clorofilla: 23 mg
ABBINAMENTI VINCENTI
Piccante: Peperoncino o ravanelli
Acido: Limone o aceto di mele
Grassi sani: Avocado, semi di lino
CURIOSITÀ STORICHE
Medioevo arabo: Considerata “madre di tutti i cibi” per le proprietà nutritive
Far West americano: Foglie essiccate usate come surrogato del tabacco
AVVERTENZE
Lavare bene i germogli (rischio E. coli e Salmonella)
Evitare il consumo eccessivo di semi crudi (contengono canavanina, tossica in grandi quantità)
Fonti attendibili:
USDA FoodData Central. Raw Alfalfa Sprouts. 2022
European Food Safety Authority. Safety of Alfalfa Sprouts. 2020
Nota: I germogli vanno consumati freschi (entro 3 giorni) per massimizzare il contenuto di enzimi. Le foglie mature sono più amare, meglio cotte al vapore.
PIANTE AD AZIONE FITOESTROGENICA E ANTIANDROGENA
UTILE DA SAPERE espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTE AD AZIONE FITOESTROGENICA E ANTIANDROGENA
In virtù della loro azione estrogenica alcune piante si dimostrano efficaci nell'impiego terapeutico per le turbe legate a un'insufficienza ovarica, per sindromi deficitarie dopo isterectomia e ovariectomia, per turbe mestruali della pubertà e per alcune manifestazioni fastidiose che caratterizzano la manifestazioni funzionali della menopausa come vampate di calore, turbe dell'umore, secchezza della mucosa vaginale, ecc. e per la sindrome premestruale.
Alcuni inconvenienti, come per es. le vampate, hanno una stretta relazione con l'ormone ipofisario; altri invece, come prurito, infiammazione pelvica e secchezza vaginale, sono relativi alla caduta del tasso ematico di estrogeni e possono migliorare con l'utilizzo di queste piante. In questi casi la fitoterapia rappresenta una terapia attiva e/o complementare alla terapia ormonale classica.
Le piante estrogeniche e progesterone-like sono: Angelica, Aletris, Erba medica, Salvia, Luppolo, Ginseng, Alchemilla, Verbena, Salsapariglia, Soia, Kudzu, Cimicifuga; l'Ortica ha azione antiandrogena e la Cimicifuga è attiva sulla secrezione dell'ormone ipofisario. L'Agnocasto aumenta la produzione dell'ormone luteinizzante, inibisce il rilascio dell'ormone che stimola il follicolo, portando ad uno spostamento del rapporto a favore degli estrogeni rispetto ai gestageni, producendo effetti ormonali utilizzati contro disturbi connessi alla menopausa; inoltre, sperimentalmente, inibisce la secrezione della prolattina, risultando efficace sia nella sindrome premestruale che nella iperprolattinemia.
Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"; Fabio Firenzuoli "Le 100 erbe della salute"
Fitoestrogeni e trattamenti ormonali: legami pericolosi
Il ricorso ai fitoestrogeni va evitato nelle donne con tumore della mammella e affette da deprivazione ormonale da ormonoterapia.
Le donne con carcinoma della mammella positivo per i recettori degli estrogeni devono evitare di ricorrere ai fitoestrogeni nel tentativo di ridurre gli effetti da deprivazione ormonale causati dalla ormonoterapia in atto. Il 70% circa dei carcinomi della mammella esprime recettori per gli estrogeni. Questo dato è alla base della terapia adiuvante con farmaci che riducono la stimolazione di questi recettori quali il tamoxifene e derivati e gli inibitori delle aromatasi. L'ormonoterapia di per sé causa però numerosi effetti collaterali da deprivazione ormonale. I sintomi meno tollerati sono la secchezza delle mucose e la sindrome vasomotoria (le cosiddette vampate), oltre alle manifestazioni legate al lungo trattamento (artralgie, tipicamente causate dagli inibitori delle aromatasi, osteoporosi, ipertensione, alterazioni del metabolismo lipidico). Nelle donne in menopausa, è diventata popolare l'assunzione di integratori alimentari, contenenti principalmente derivati della soia o del trifoglio rosso, nell'ipotesi che abbiano un'azione di contrasto sui sintomi della menopausa. Gli estratti di queste piante contengono infatti fitoestrogeni, e in particolare isoflavoni (genisteina, daidzeina e gliciteina dalla soia e biocanina A e formononetina dal trifoglio), sostanze che hanno una blanda azione sia estrogenica sia antiestrogenica. Queste caratteristiche hanno suggerito la loro indicazione anche alle donne in trattamento con tamoxifene o inibitori dell'aromatasi, suscitando allarme negli oncologi che ritengono tale pratica incongrua e rischiosa. Negli animali di laboratorio si è infatti dimostrato uno stimolo dose-dipendente da fitoestrogeni nella crescita di cellule tumorali umane della mammella estrogeno-sensibili (CMF-7) [1]. In modelli analoghi risulta anche abrogata la prevenzione del tamoxifene alla crescita tumorale [2]. A seguito della diffusione di tale pratica sono stati condotti due studi per verificare l'efficacia di integratori a base di soia (90-150 mg/die di isoflavoni) in pazienti sintomatiche per deprivazione ormonale (vampate diurne e notturne) [3,4]. Le pazienti, trattate per carcinoma della mammella e molte in trattamento con tamoxifene o raloxifene, sono state randomizzate in doppio cieco a ricevere il trattamento con isoflavoni o placebo. In nessuno dei due studi si sono rilevate differenze statisticamente significative nella sintomatologia, anche quando stratificate a ricevere tamoxifene. Per cui gli isoflavoni non sembrano ridurre la sintomatologia legata alla terapia ormonale e potrebbero invece avere un'attività di stimolo sulla crescita tumorale. Secondo alcuni lavori scientifici, le popolazioni asiatiche sarebbero meno esposte al rischio di carcinoma della mammella per l'elevata ingestione di derivati della soia: questa osservazione è di difficile interpretazione epidemiologica e non può essere trasferita alle popolazioni occidentali né ad altri effetti ormonali degli isoflavoni [5,6]. Tali sostanze, quindi, vanno utilizzate con molta cautela da parte delle donne con carcinoma della mammella e solo se con recettori ormonali negativi. I medici che hanno pazienti in trattamento con tamoxifene o inibitori delle aromatasi dovrebbero vigilare e sconsigliare l'uso di prodotti a elevato titolo di fitoestrogeni, anche perché molti degli integratori alimentari in commercio rimandano a siti Internet nei quali sono rivendicati effetti terapeutici non dimostrati, sostenuti con letteratura di parte o mal interpretata.
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
1. ORIGINI E DIFFUSIONE
"Alfalfa" deriva dall’arabo al-fa?fa?a ("padre di tutti i cibi"), introdotta in Europa dagli Arabi nel VIII secolo.
Carlo Magno ne impose la coltivazione nei territori imperiali come foraggio strategico.
2. USI STORICI INSOLITI
Antica Cina (2000 a.C.): Usata nella medicina tradizionale per trattare calcoli renali e ulcere.
Guerra Civile Americana (1861-65): Foglie essiccate servivano come surrogato del tabacco per i soldati.
Prima Guerra Mondiale: Coltivata intensivamente per produrre fibre tessili (fallimento per scarsa resistenza).
3. MITI E LEGGENDE
Medioevo europeo: Si credeva che proteggesse dal malocchio se piantata attorno alle stalle.
Folklore persiano: Considerata simbolo di prosperità; i mercanti ne portavano semi come talismano.
4. RECORD E CURIOSITÀ BOTANICHE
Radici più profonde del mondo: Fino a 15-30 metri in terreni aridi (Utah, USA).
Pianta "fotovoltaica": Le foglie si orientano al sole seguendo un movimento chiamato eliotropismo.
NASA: Studiata per coltivazione nello spazio grazie all’alto valore nutritivo (Advanced Life Support Project).
5. UTILIZZI MODERNI INNOVATIVI
Biofiltro: Assorbe metalli pesanti da terreni contaminati (fitorisanamento).
Biocarburante: Resa di 4000 litri di etanolo/ettaro (studi USDA).
Cosmesi: Estratti usati in shampoo anticaduta per la trigonellina (stimola i follicoli).
6. CURIOSITÀ ALIMENTARI
Unico vegetale contenente tutti e 20 gli amminoacidi essenziali.
Germogli più studiati al mondo: Nel 2018, il 70% degli studi sui germogli riguardava l’erba medica.
BIBLIOGRAFIA
Duke JA. Handbook of Energy Crops. Purdue University, 1983 NASA. Advanced Life Support Program. 2004 Iranian Journal of Botany. Historical Uses of Alfalfa. 2019
Nota: In Argentina si chiama "mielga" e viene usata per preparare un infuso digestivo simile al mate. Il suo DNA è 4 volte più lungo di quello umano (800 milioni di paia di basi).
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
Small, E. (2011). Alfalfa and Relatives: Evolution and Classification of *Medicago*. NRC Research Press.
Gurfinkel, D. M., Rao, A. V. (2003). Soyasaponins: The Relationship between Chemical Structure and Colon Anticarcinogenic Activity. Nutrition and Cancer, 47(1), 24-33.
Bora, K. S., Sharma, A. (2011). Phytochemical and Pharmacological Potential of *Medicago sativa*: A Review. Pharmaceutical Biology, 49(2), 211-220.