VISUALIZZA PAGINA SU PC

DISCLAIMER   AUTOMEDICAZIONE   © COPYRIGHT

UNCARIA
Uncaria tomentosa (Willd. ex Schult.) DC.

LEGGI ARTICOLI SCIENTIFICI

    



TOSSICITÀ BASSISSIMA

EFFICACIA DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE


 !! 


SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Gentianales
Famiglia:

NOMI POPOLARI
espandi ⇩ riduci ⇧ Unghia Di Gatto, Uncaria, Garabato, Uña De Gato, Hawk's Claw, Savéntaro, Paraguayo, Tambor Huasca, Vincaria, Life-giving Vine Of Peru, Samento

SINONIMI BOTANICI
espandi ⇩ riduci ⇧
Nauclea Tomentosa, Ourouparia Tomentosa, Uncaria Guianensis Var. Tomentosa, Uncaria Tomentosa Subsp. Dioica, Uncaria Tomentosa Subsp. Tomentosa

DESCRIZIONE BOTANICA
espandi ⇩ riduci ⇧
LIANA LEGNOSA PERENNE CHE RAGGIUNGE 30-50 M DI LUNGHEZZA, CON FUSTI PRINCIPALI FINO A 25 CM DI DIAMETRO. PRESENTA FOGLIE OPPOSTE, OVALI-ELLITTICHE (10-20 CM × 6-15 CM), CON MARGINE INTERO, APICE ACUMINATO E BASE ARROTONDATA, PAGINA SUPERIORE GLABRA E INFERIORE TOMENTOSA. CARATTERISTICI UNCINI LEGNOSI RICURVI (2-5 CM) ALL'ASCELLA FOGLIARE, USATI PER ARRAMPICARSI. INFIORESCENZE A CAPOLINO GLOBOSO (2-5 CM DIAM.) CON FIORI BISESSUALI BIANCO-GIALLASTRI. FRUTTI A CAPSULA DEISCENTE CONTENENTE SEMI ALATI. CORTECCIA ESTERNA GRIGIASTRA CON LENTICELLE PROMINENTI. RADICI SECONDARIE SPESSO SUPERFICIALI E NODOSE. PIANTA DIOICA (FIORI MASCHILI E FEMMINILI SU INDIVIDUI SEPARATI). TUTTE LE PARTI CONTENGONO ALCALOIDI OSSINDOLICI E GLICOSIDI TRITERPENICI. FIORITURA IRREGOLARE, SPESSO LEGATA A EVENTI CLIMATICI.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ GIALLO-CHIARO
____ ROSA-VIOLACEO
____ ROSATO

HABITAT
espandi ⇩ riduci ⇧
Originaria del bacino amazzonico, diffusa in Perù, Brasile, Colombia, Ecuador e Bolivia. Cresce prevalentemente nelle foreste pluviali tropicali primarie e secondarie, tra 200 e 800 metri di quota, in aree con elevata umidità (piogge superiori a 2.000 mm/anno) e temperature medie di 25-30°C. Predilige suoli acidi (pH 4.5-6), ben drenati e ricchi di humus, spesso lungo corsi d'acqua o in zone parzialmente ombreggiate dal baldacchino forestale. La specie è tipica della vegetazione pioniera che colonizza radure naturali o aree di foresta disturbata, dove si arrampica su alberi alti fino a 30 m usando uncini legnosi. La sua distribuzione è associata a ecosistemi a biodiversità elevata, in particolare nelle regioni del bassopiano amazzonico e delle pendici andine orientali. Fiorisce tra ottobre e febbraio, con fruttificazione da marzo a giugno. La raccolta eccessiva per scopi medicinali ne minaccia le popolazioni naturali in alcune aree.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
CORTECCIA DEL FUSTO E DELLE RADICI DI PIANTE ADULTE
PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧ 1. Alcaloidi ossindolici (principali responsabili dell’attività immunostimolante)
Pteropodina

Isopteropodina

Mitrafillina

Isomitrafillina

Rincofillina

Isorincofillina

Uncarina F

2. Glicosidi dell’acido chinovico (attività antivirale e immunomodulante)
Quinovoside

3. Triterpeni e acidi triterpenici
Acido ursolico

Acido oleanolico

4. Polifenoli e flavonoidi (attività antiossidante e antinfiammatoria)
Procianidine

Epicatechina

Acido clorogenico

5. Steroli
beta-sitosterolo

Stigmasterolo

6. Altri composti
Alcaloidi indolici (in minori quantità)

Tannini

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • ------
  • ookANTITUMORALE (RITARDANTE LA PROLIFERAZIONE)
    ookCOLLUTTORIO ORO-FARINGEO
    ookFARINGITE E RINOFARINGITE
    ookHERPES SIMPLEX 1 (LABIALE)
    ookHERPES ZOSTER
    ookIMMUNODEFICIENZA SECONDARIA O INSUFFICIENZA IMMUNITARIA
    ookIMMUNOSTIMOLANTE IMMUNOMODULANTE
    ookINFEZIONI (OSTEO-ARTICOLARI)
    ookINFEZIONI BATTERICHE
    ookOTITE
    ookPROSTATA (PROSTATITE)
    ookRINITE - RAFFREDDORE O CÒRIZZA
    ookSINUSITE E RINOSINUSITE
    ookTONSILLITE
    ookTUMORE MALIGNO o CANCRO
    +++ANTISETTICO ANTIBATTERICO
    +++ARTRITE REUMATOIDE O REUMATISMO CRONICO PRIMARIO
    +++INFIAMMAZIONI MUCOSE E CAVO ORALE
    ++ANALGESICO O ANTALGICO
    ++ANTINFIAMMATORIO
    ++ARTRITE
    ++CICATRIZZANTE O VULNERARIO
    ++DIATESI ARTRITICA
    ++INFEZIONI (VIRALI DA RETROVIRUS)
    ++INFIAMMAZIONI
    ++IRRITAZIONI CUTANEE DA PIAGHE FERITE ABRASIONI E SCREPOLATURE (USO TOPICO)
    ++LESIONI CUTANEE - PIAGHE FERITE ABRASIONI E SCREPOLATURE (USO TOPICO)
    ++PROSTATA (IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA)
    ++RIEPITELIZZANTE
    ++ULCERE DELLA PELLE

    ORGANI INTERESSATI
    BOCCA
    CAVO ORO-FARINGEO
    FARINGE E VIE AEREE SUPERIORI
    GOLA
    LARINGE
    MUCOSE
    MUCOSE NASALI
    MUSCOLATURA LISCIA
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI...
    ORGANI UDITIVI
    OSSA - CARTILAGINI -...
    PROSTATA
    SENI PARANASALI
    SISTEMA IMMUNITARIO
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    SISTEMA NERVOSO ENTERICO
    TESSUTO CUTANEO
    TONSILLE
    VIE AEREE SUPERIORI
    ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI
    espandi ⇩ riduci ⇧
    Uncaria 1DH
    Forma terapeutica non affidabileXV gtt sublinguali 3 volte al giornoBambini: metà dose diluita in acqua

    Uncaria Estratto secco standardizzato
    Titolazione doppia: alcaloidi ossindolici pentaciclici 3% e glucosidi triterpenici 6%Rappresenta la forma corretta d´impiego
    100-500 mg al giorno

    Uncaria polvere
    Forma terapeutica non affidabile250 mg per cprAdulti: 2 cpr 3 volte al giorno per 3 mesiBambini: 1 cpr 1-3 volte al giorno
    COMPOSIZIONI POPOLARI CON UNCARIA
    SINDROMI REUMATICHE
    PIANTE CHE INCREMENTANO L'EFFICACIA FITOTERAPICA (SINERGIE) CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE
    ASTRAGALO
    CURCUMA
    ELEUTEROCOCCO
    GINSENG
    RHODIOLA
    SCHISANDRA
    TABEBUIA
    WITHANIA
    CONTROINDICAZIONI
    NON ASSUMERE IN GRAVIDANZA O ALLATTAMENTO.
    AVVERTENZE
    NON È STATA STUDIATA IN DONNE IN GRAVIDANZA O ALLATTAMENTO. NELLE TERAPIE PROLUNGATE È SEGNALATO UN LEGGERO CALO DI VITAMINA A. IL SOVRADOSAGGIO PUÒ PROVOCARE DIARREA.
    Vedi sul web gli studi sulle proprietà antitumorali per Uncaria tomentosa (Willd. ex Schult.) DC.
    NOTE DI FITOTERAPIA
    espandi ⇩ riduci ⇧ Data l'esistenza di numerosi chemiotipi di Uncaria è necessario avvalersi a scopo fitoterapeutico del fitocomplesso presente nell´estratto titolato e standardizzato della corteccia.
    Sorveglianza alle reazioni avverse
    PIANTA SEGNALATA

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE

    PIANTE ADATTOGENE ED IMMUNOSTIMOLANTI
    UTILE DA SAPERE
    espandi ⇩ riduci ⇧
    PIANTE ADATTOGENE ED IMMUNOSTIMOLANTI Presso tutte le culture e nelle medicine tradizionali di ogni angolo del globo troviamo delle piante adattogene, cioè delle specie vegetali in grado di aumentare la resistenza dell'organismo a stress endogeni ed esogeni, migliorando la performance fisica e mentale, in risposta a stimoli di natura fisica, chimica e biologica. Il termine adattogeno viene infatti dal vocabolo latino adaptare e da quello greco genes (prodotto da) e fu coniato nel 1947 dallo scienziato russo N.V. Lazarev; nel 1969 Brekhman e Dardymov stabilirono dei criteri specifici affinché una droga vegetale possa definirsi adattogena. L'effetto di queste piante si affianca alla risposta fisiologica che già di per sé l'organismo mette in opera quando soggetto ad uno stimolo che ne turbi l'equilibrio biologico, al fine di ristabilire prontamente l'omeostasi; tali risposte sono di carattere prevalentemente ormonale, cioè con effetti transitori, ma esistono anche vere e proprie modificazioni funzionali o morfologiche che si generano nelle persone sottoposte frequentemente a stress (per es. negli atleti sottoposti a molte ore di allenamento quotidiano) o che si sono evolute in alcune etnie nel corso di milioni di anni in risposta all'ambiente (per es.: la variazione del colore della pelle in funzione dell'esposizione ai raggi solari o le maggiori dimensioni della gabbia toracica delle popolazioni andine, costrette a vivere sopra i 4000 mt, dove l'ossigeno scarseggia). Le piante adattogene non corrispondono a nessuna categoria della farmacologia classica e meno ancora hanno corrispettivi nei farmaci di sintesi: nella maggior parte dei casi, infatti, esse sono aspecifiche, agendo su differenti organi o tessuti bersaglio e provocando, nell'insieme, una risposta adattogena; ciò è dovuto al fatto che il fitocomplesso spesso si compone di principi attivi di svariata natura chimica, che sono però sinergici. Il meccanismo d'azione delle droghe adattogene è generalmente assai complicato e non sempre ancor ben compreso. Molte droghe adattogene hanno anche azione antimicrobica ed immunostimolante, in tal modo contribuendo a migliorare le difese dell'organismo contro agenti eziologici esterni; altre hanno dimostrato di avere interessanti e promettenti effetti antitumorali, su cui la ricerca sta ora indagando. Altre ancora hanno azione prevalentemente nootropa (dal Greco noos=mente, e tropein=sorvegliare), cioè migliorano la performance mentale e l'umore; alla classe delle droghe nootrope appartengono tutte le piante contenenti metilxantine (caffeina e derivati), che sono più propriamente degli stimolanti e che saranno oggetto di una scheda a parte. Infine sono state incluse in questa scheda delle piante meramente immunostimolanti dato che, funzionalmente, sono simili a quelle adattogene, ovvero servono ad aiutare l'organismo a sviluppare una linea difensiva contro gli attacchi esterni. Proprio per la loro caratteristica di migliorare le risposte dell'organismo, l'utilizzo di droghe adattogene non è necessariamente circoscritto a stati patologici, ma rientra piuttosto nel campo del benessere e della prevenzione (alcune risultano per esempio assai utili per aiutare a prevenire, durante la stagione invernale, le malattie da raffreddamento). Naturalmente sono anche molto utili negli stati di convalescenza ed in generale di astenia. [Tratto da EPO S.r.l. ISTITUTO FARMOCHIMICO FITOTERAPICO http://www.eposrl.com/eposrl/]
    NOTE VARIE E STORICHE
    espandi ⇩ riduci ⇧
    PROPRIETÁ IMMUNOSTIMOLANTI DI UNCARIAProve farmacologiche hanno dimostrato che gli alcaloidi della Uncaria tomentosa sono in grado di determinare attività immunostimolante e immunomodulante che si traduce in un aumento della fagocitosi da parte dei macrofagi. La predominanza o meno degli alcaloidi di tipo tetraciclico o pentaciclico risulta assai importante nel determinare l'attività farmacologica della pianta: i primi esercitano una più netta azione ipotensiva ed una modesta attività immunostimolante; nei secondi, al contrario, è questa azione a prevalere. I principi attivi dell'Uncaria tomentosa sembrano essere efficaci nel contrastare l'azione della DNA-polimerasi e della transcriptasi inversa implicate nella replicazione dei virus. Viene segnalata anche un'azione antimutagenica che pu= essere attribuita "ad un meccanismo antiossidativo che agisce inibendo la trasformazione di sostanze promutageniche in sostanze mutageniche.... In un test mutagenico in vivo si è notato che l'urina di soggetti fumatori ha un'attività mutagenica prima della sperimentazione, ma mostra una diminuzione netta del potenziale mutagenico dall'inizio della somministrazione di Uncaria tomentosa fino ad otto giorni dopo la sospensione". Ultimamente è stata dimostrata l'inibizione della proliferazione di cellule tumorali umane in due linee cellulari leucemiche ed una linea cellulare di linfoma B. L'Uncaria è risultata priva di potere mutageno e di tossicità. Un lavoro in doppio cieco contro placebo effettuato con il suo estratto (doppia titolazione) ha confermato anche l'attività immunostimolante.Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"; Fabio Firenzuoli "Le 100 erbe della salute"

    La pianta cresce tra i 300 e i 900 metri delle foreste tropicali del Sud America. I ´curanderos´ peruviani la usano per curare ferite profonde - ulcerazioni - patologie degenerative - infiammazioni di varia natura - dolori osteoarticolari - nel postpartum ecc.
    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
    • Keplinger, K., et al. (1999). Uncaria tomentosa (Willd.) DC. — Ethnomedicinal use and new pharmacological, toxicological and botanical results. Journal of Ethnopharmacology, 64(1), 23-34.
    • Reinhard, K. H. (1997). Uncaria tomentosa (Willd.) DC: Cat’s claw, uña de gato, or savéntaro. Journal of Alternative and Complementary Medicine, 3(2), 143-151.
    • Sandoval, M., et al. (2002). Anti-inflammatory and antioxidant activities of cat’s claw (Uncaria tomentosa and Uncaria guianensis) are independent of their alkaloid content. Phytomedicine, 9(4), 325-337.
    • Valerio, L. G., & Gonzales, G. F. (2005). Toxicological aspects of the South American herbs cat’s claw (Uncaria tomentosa) and maca (Lepidium meyenii): A critical synopsis. Toxicological Reviews, 24(1), 11-35.
    • Pilarski, R., et al. (2006). Antioxidant activity of ethanolic and aqueous extracts of Uncaria tomentosa (Willd.) DC. Journal of Ethnopharmacology, 104(1-2), 18-23.