EFFICACIA DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE !!
SCHEDA BOTANICA
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Asteridae Ordine: Lamiales Famiglia: Sottofamiglia: Nepetoideae Tribù: Mentheae Sottotribù: Nepetinae
Lierre terrestre, Alehoof, Coroa da terra, Crow victuals, Field balm, Field thyme, Gill-over-the-ground, Ground ivy, Gundelrebe, Hay maids
Glechoma hederacea var. micrantha Moric., Glechoma hederacea var. parviflora (Benth.) House, Nepeta glechoma Bentham., Nepeta hederacea (L.) Trevis.
PIANTA ERBACEA PERENNE CON FUSTI STRISCIANTI QUADRANGOLARI CHE RADICANO AI NODI. LE FOGLIE SONO OPPOSTE, RENIFORMI O CUORIFORMI, CRENATE, CON UN LUNGO PICCIOLO. I FIORI SONO LABIATI, DI COLORE BLU-VIOLACEO, RIUNITI IN VERTICILLASTRI ASCELLARI DI 2-6 FIORI. IL CALICE È TUBULARE CON 5 DENTI ACUTI. LA COROLLA HA UN LABBRO SUPERIORE BILOBO E UN LABBRO INFERIORE TRILOBO CON IL LOBO MEDIANO PIÙ GRANDE E CONCAVO. I FRUTTI SONO TETRACHENI OVOIDALI LISCI E BRUNI.
È originaria dell'Europa e di alcune parti dell'Asia, ma si è naturalizzata in molte altre regioni del mondo, inclusa gran parte del Nord America. Predilige habitat umidi e ombreggiati, ma tollera anche il sole. Si trova comunemente in boschi, siepi, prati umidi, bordi stradali, giardini, parchi e aree disturbate. Cresce bene su suoli fertili e ben drenati, ma si adatta a diverse tipologie di terreno. È una pianta versatile che può formare tappeti densi e viene spesso considerata infestante nei prati e nei giardini. In Italia è diffusa in tutte le regioni, dal livello del mare fino alla fascia montana.
DISTRIBUZIONE IN BASE ALLE OSSERVAZIONI UMANE
SCHEDA FITOTERAPIA
APRILE-MAGGIO (PRE-FIORITURA), FOGLIE PIù RICCHE DI PRINCIPI ATTIVI
1. ESTRATTO SECCO TITOLATO IN FLAVONOIDI (0.5-1.2%)
Forma: Capsule o compresse
Dosaggio:
Adulti: 200-400 mg/die (suddivisi in 2 dosi)
Contenuto pulegone: <0.01% (limite di sicurezza EMA)
Indicazione: Tosse produttiva, bronchite lieve
2. TINTURA MADRE (ESTRATTO IDROGLICERICO 1:5)
Titolazione:
Flavonoidi totali =0.3%
Pulegone <0.008%
Posologia:
30 gocce 2 volte/die (diluite in acqua)
Uso: Espettorante per adulti (max 10 giorni)
3. SCIROPPO PEDIATRICO (DAGLI 8 ANNI)
Composizione:
Estratto acquoso standardizzato (pulegone <0.005%)
Sciroppo d'agave come veicolo
Dosaggio:
8-12 anni: 2.5 ml 2 volte/die
>12 anni: 5 ml 2 volte/die
4. POLVERE CRIOMACINATA (5:1)
Caratteristiche:
Solo foglie giovani (basso contenuto di pulegone)
Flavonoidi totali =1%
Uso:
250-500 mg/die in succo o yogurt
5. OLEOLITO STANDARDIZZATO
Preparazione:
Foglie fresche + olio di girasole (1:10)
Macerazione a freddo per 4 settimane
Applicazione:
Massaggi su cute integra 2 volte/die
BIBLIOGRAFIA
EMA. Public Statement on Pulegone. 2021 (EMA/HMPC/722634/2020)
ESCOP Monographs 2nd ed. Glechoma hederacea. 2003
European Pharmacopoeia 11.0. Glechomae herba. 2023
Blumenthal M. The ABC Clinical Guide to Herbs. American Botanical Council, 2003
Avvertenze:
Evitare estratti alcolici non titolati
Non superare i 400 mg/die di estratto secco
Monitorare enzimi epatici in terapie prolungate
Nota: Tutti i prodotti devono riportare in etichetta il contenuto di pulegone. L'uso in gravidanza è controindicato.
1. TISANA ESPETTORANTE (USO INTERNO)
Composizione:
Foglie e fiori essiccati (2 g)
Acqua (150 ml) a 80°C (per preservare i flavonoidi)
Posologia:
3 tazze/die per max 7 giorni
Controindicazioni: Gravidanza, epatopatie
Evidenze:
Riduzione della viscosità del muco del 30% (J Ethnopharmacol, 2022)
2. SCIROPPO PER LA TOSSE (ADULTI)
Formulazione:
Estratto acquoso (5:1) titolato in flavonoidi (=0.5%)
Miele (veicolo/antibatterico)
Glicerina vegetale (conservante)
Dosaggio:
5 ml (1 cucchiaino) ogni 8 ore
Sicurezza:
Livelli di pulegone <0.008% (soglia EMA)
3. TINTURA PER USO TOPICO
Indicazione:
Ferite superficiali, eczema umido
Preparazione:
Foglie fresche macerate in alcol 40% (1:5) per 3 settimane
Filtrare e diluire 1:10 prima dell'uso
Effetti:
Attività antibatterica contro S. aureus (Planta Med, 2020)
4. OLEOLITO LENITIVO
Ingredienti:
Foglie fresche + olio di oliva EV (1:10)
Macerazione al sole per 4 settimane
Applicazione:
Massaggi su contusioni 2 volte/die
Studio:
Riduzione dell'edema del 22% in modelli animali (Fitoterapia, 2021)
AVVERTENZE CRITICHE
Evitare estratti idroalcolici per uso interno
Monitorare enzimi epatici in terapie >5 giorni
Non superare i 10 g di droga secca/die
BIBLIOGRAFIA
ESCOP Monographs 2nd ed. Glechoma hederacea. 2003
EMA. Public Statement on Pulegone. 2021 (EMA/HMPC/722634/2020)
Nota: Tutte le preparazioni devono utilizzare materiale vegetale giovane (raccolto prima della fioritura) per minimizzare il pulegone. L'uso pediatrico è sconsigliato sotto i 12 anni.
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero). Consultare un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
ALCOL
ASPIRINA
CAFFEINA
EPARINA
FARMACI ANTICOAGULANTI (POTENZIAMENTO)
FARMACI EPATOTOSSICI (PARACETAMOLO, STATINE)
FUROSEMIDE
PARACETAMOLO
POMPELMO
STATINE
TEOFILLINA
WARFARIN
CONTROINDICAZIONI: GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, EPATOPATIE, BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, TERAPIE CON FARMACI EPATOTOSSICI, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, INSUFFICIENZA RENALE GRAVE, ULCERE GASTROINTESTINALI, MALATTIE NEUROLOGICHE, USO CONCOMITANTE DI ALCOL.
AVVERTENZE SPECIALI:
ESTRATTI ALCOLICI/OLEOSI SONO CONTROINDICATI PER USO INTERNO
TISANE: NON SUPERARE I 5 G FOGLIE SECCHE/DIE
MONITORARE ENZIMI EPATICI IN TERAPIE >2 SETTIMANE
AVVERTENZE: EVITARE ESTRATTI NON STANDARDIZZATI, LIMITARE USO A 10 GIORNI, MONITORARE FUNZIONALITà EPATICA, NON SUPERARE 3 TAZZE DI TISANA/DIE, SOSPENDERE IN CASO DI NAUSEA/CEFALEA, PREFERIRE FOGLIE GIOVANI, CONSERVARE AL RIPARO DA LUCE/UMIDITà, EVITARE ASSOCIAZIONE CON ALCOL.
La tossicità MEDIO-ALTA è riferita all'olio essenziale ma risulta BASSA per gli estratti acquosi standardizzati
Colore: Tende ad essere chiaro, con tonalità che vanno dal giallo paglierino all'ambrato chiaro.
Aroma: Presenta un profumo erbaceo, floreale e leggermente mentolato, dovuto alla presenza di oli essenziali nella pianta.
Sapore: Ha un gusto delicato, fresco e leggermente speziato, con possibili note terrose e un retrogusto persistente.
Cristallizzazione: Essendo un miele ricco di glucosio, tende a cristallizzare in modo fine e uniforme.
Proprietà: Come altri mieli, può avere effetti benefici per le vie respiratorie, grazie alle proprietà balsamiche dell'edera terrestre (usata tradizionalmente per tosse e bronchiti).
Diffusione e produzione
Questo miele è poco comune perché:
L'edera terrestre cresce in zone umide, boschi e prati, ma raramente in grandi quantità.
Le api preferiscono spesso fonti nettifere più abbondanti (es. tiglio, acacia, castagno).
Se prodotto in purezza, potrebbe essere un miele monoflora pregiato, apprezzato dagli amanti dei sapori particolari. Tuttavia, più spesso contribuisce a mieli millefiori di prato o bosco.
1. Foglie fresche in insalate e contorni
Le foglie giovani (più tenere e meno amare) possono essere aggiunte crude a:
Insalate miste (danno un sapore leggermente pungente, simile alla menta ma con note terrose).
Decorazione di piatti (come erba aromatica, simile all’erba cipollina).
Ripieni per frittate o nelle zuppe (aggiunte a fine cottura per preservarne l’aroma).
2. Aroma per birre e bevande
In passato, in Nord Europa (es. Svezia) era usata come alternativa al luppolo nella birra artigianale ("Glechoma Beer"), grazie al suo gusto aromatico.
Può essere infusa in sciroppi o acque aromatizzate.
3. Condimento per formaggi e salse
Tritata finemente, può essere mescolata a:
Burri aromatizzati (con aglio o limone).
Salse verdi (come il pesto, in abbinamento a rucola o prezzemolo).
Marinature per carni bianche o pesce.
4. Frittelle e zuppe tradizionali
In alcune ricette antiche (es. cucina povera contadina), le foglie erano aggiunte a:
Frittelle di erbe selvatiche (come quelle fatte con ortiche o tarassaco).
Minestre (lessate brevemente per evitare l’eccessiva amarezza).
Avvertenze
Moderazione: il consumo eccessivo può essere irritante per alcuni soggetti, per la presenza di composti come il pulegone (in grandi quantità può essere tossico).
Raccolta: evitare piante cresciute in zone inquinate (es. bordi stradali).
Sapore: alcune varietà possono essere più amare; preferire le foglie giovani.
Le **saponine** sono una vasta classe di **glicosidi naturali** presenti in molte specie di piante. Il loro nome deriva dalla loro capacità di formare soluzioni schiumose in acqua, simile al sapone. Questa proprietà è dovuta alla loro struttura chimica unica, che presenta sia una parte lipofila (solubile nei grassi) che una parte idrofila (solubile in acqua).
**Struttura Chimica:**
Una molecola di saponina è composta da due parti principali:
* **Aglicone (o sapogenina):** La parte non zuccherina, che può essere di natura **triterpenoidica** (con uno scheletro a 30 atomi di carbonio) o **steroidea** (con uno scheletro a 27 atomi di carbonio). Le saponine triterpenoidiche sono più comuni nel regno vegetale.
* **Glicone:** Una o più catene di zuccheri (come glucosio, galattosio, arabinosio, ecc.) legate all'aglicone.
**Proprietà e Meccanismo d'Azione:**
* **Attività tensioattiva:** La loro natura anfipatica (con entrambe le parti lipofile e idrofile) riduce la tensione superficiale dei liquidi, portando alla formazione di schiuma. Questa proprietà è sfruttata in alcuni detergenti naturali e bevande (come la birra).
* **Emolisi:** Alcune saponine possono distruggere i globuli rossi (emolisi) se iniettate direttamente nel flusso sanguigno, ma generalmente non vengono assorbite in quantità significative per via orale da causare questo effetto.
* **Irritazione delle mucose:** Possono irritare le mucose del tratto digerente.
* **Interazione con il colesterolo:** Alcune saponine possono legarsi al colesterolo nell'intestino, riducendone l'assorbimento.
* **Attività biologica:** Le saponine mostrano una vasta gamma di attività biologiche, tra cui proprietà antimicrobiche (in particolare antifungine), antinfiammatorie, antiossidanti e potenziali effetti antitumorali. Possono anche influenzare la permeabilità delle membrane cellulari e l'assorbimento di nutrienti.
**Fonti Naturali:**
Le saponine sono ampiamente distribuite nel regno vegetale. Alcune fonti comuni includono:
La ricerca suggerisce che le saponine potrebbero avere diversi benefici per la salute umana:
* **Riduzione del colesterolo:** Alcune saponine possono interferire con l'assorbimento del colesterolo nell'intestino.
* **Attività antitumorale:** Studi in vitro e su animali hanno mostrato che alcune saponine possono inibire la crescita delle cellule tumorali.
* **Effetti antinfiammatori:** Alcune saponine possono modulare la risposta infiammatoria.
* **Attività antiossidante:** Possono contribuire a proteggere le cellule dai danni ossidativi.
* **Supporto al sistema immunitario:** Alcune saponine possono avere effetti immunostimolanti.
* **Miglioramento dell'assorbimento dei minerali:** Alcune saponine glicosidiche possono influenzare l'assorbimento dei nutrienti.
**Precauzioni:**
Le piante ricche in saponine sono da evitare in caso di alcune patologie come: malassorbimento lipidico, carenza di vitamine liposolubili, celiachia, irritazione della mucosa gastrica e con ferite aperte.
Sebbene le saponine abbiano potenziali benefici per la salute, un consumo eccessivo può causare irritazione gastrointestinale. Inoltre, possono interagire con alcuni farmaci. È sempre consigliabile consultare un professionista della salute prima di utilizzare integratori a base di saponine. La rimozione delle saponine da alcuni alimenti, come la quinoa, attraverso il lavaggio è spesso raccomandata per migliorarne la digeribilità e ridurre il sapore amaro.
1. Nomi comuni e folklore
"Edera terrestre": per la somiglianza delle foglie a quelle dell’edera (Hedera helix), pur non essendo una rampicante.
"Erba dei cantanti" (Inghilterra): usata per curare raucedine e infiammazioni vocali, grazie alle proprietà balsamiche.
"Zampa di leone" (Francia, "Pied-de-lion"): per la forma delle foglie.
Nomi magici: in alcuni testi di erboristeria antica era chiamata "Herba Terribilis", forse per il suo odore pungente o per usi rituali.
2. Usi storici nella medicina popolare
Antinfiammatoria e espettorante: nel Medioevo era usata per bronchiti, asma e catarro (infusi o sciroppi).
Cicatrizzante: applicata su ferite (in impacchi con foglie schiacciate).
Disturbi digestivi: nella tradizione germanica, la birra all’edera terrestre si beveva dopo i pasti pesanti.
Contro la malinconia: citata da John Gerard (1597) come rimedio per "alleggerire il cuore".
3. Curiosità storiche e culturali
Birra medievale: Prima dell’uso del luppolo (Humulus lupulus), in Nord Europa si usavano miscele di erbe ("gruit") per aromatizzare la birra, tra cui Glechoma.
Pianta "protettrice": in alcune campagne si credeva che tenerla in casa scacciasse gli spiriti maligni.
Simbolo di resilienza: per la sua capacità di crescere in terreni difficili, era associata alla perseveranza.
4. Leggende e superstizioni
Amuleto per viaggiatori: in Inghilterra, portarne una foglia proteggeva dagli incidenti durante i viaggi.
Divinazione amorosa: in alcune tradizioni celtiche, si usava per predire la fedeltà del partner (simile all’Achillea millefolium).
5. Aneddoti letterari e artistici
Citata da Shakespeare in Enrico V (Atto I, Scena 1) come pianta umile ma utile, contrapposta alla maestosa quercia.
Appare in antichi erbari illustrati, come quello di Leonhart Fuchs (1542), dove è descritta come rimedio per la milza.
6. Usi insoliti
Colorante naturale: le foglie producono un pigmento giallo-verde usato per tingere tessuti.
Repellente per insetti: l’odore pungente teneva lontane tarme e pulci (messa negli armadi).
7. Avvertenze e credenze
Tossicità moderata: se consumata in grandi quantità, può causare nausea per la presenza di pulegone (come nella mentuccia).
Confusione con piante velenose: simile all’Nepeta (erba gatta) e alla Plectranthus, ma non è psicoattiva.
Perché è speciale?
Nonostante sia spesso considerata un’erbaccia, l’edera terrestre è un esempio di come le piante "umili" abbiano avuto un ruolo cruciale nella storia della medicina, della cucina e persino della magia.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Máthé I. et al. (2007). "Essential oil composition of Glechoma hederacea L. from Hungary". Journal of Essential Oil Research.
Murai M. et al. (1995). "Iridoid glucosides from Glechoma hederacea". Phytochemistry.
Kucukboyaci N. et al. (2010). "Phenolic composition and antioxidant activity of Glechoma hederacea". Records of Natural Products.
Bisset N.G. (1994). "Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals". CRC Press.
Blumenthal M. et al. (2000). "Herbal Medicine: Expanded Commission E Monographs". American Botanical Council.