DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTA ERBACEA PERENNE ALTA 30-80 CM, CON RIZOMA LEGNOSO CONTORTO. FOGLIE BASALI LUNGAMENTE PICCIOLATE, CON LAMINA OVATO-LANCEOLATA O ELLITTICA, CORDATA ALLA BASE, GLABRA. FOGLIE CAULINE SESSILI O SUBSESSILI, PIÙ PICCOLE. FIORI ERMAFRODITI, PICCOLI, ROSA O BIANCHI, RIUNITI IN UNA DENSA SPIGA CILINDRICA TERMINALE. PERIGONIO CON 5 TEPALI. FRUTTO È UN ACHENIO TRIGONO LISCIO E LUCIDO.
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Originaria dell'Europa e dell'Asia settentrionale. Cresce spontanea in prati umidi, pascoli, rive di ruscelli e fossi, boschi umidi e torbiere, prediligendo terreni umidi o paludosi, ricchi di sostanza organica e con un pH da neutro a leggermente acido. Si trova spesso in zone di montagna e collina, ma anche in pianura in ambienti sufficientemente umidi, generalmente tra i 500 e i 2500 metri di altitudine. In Italia è presente soprattutto nelle regioni settentrionali e centrali. La sua preferenza per i suoli umidi e le zone fresche ne determina la distribuzione in habitat specifici.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
LUGLIO, SETTEMBRE, ESTATE, INIZIO AUTUNNO
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) RIZOMA, FOGLIE, PARTI AEREE FIORITE
ODORI DELLA DROGA RIZOMA: AROMA TERROSO-LEGNOSO, CON NOTE ASTRINGENTI E LIEVEMENTE FERROSE (RICORDA L’INCHIOSTRO O IL TANNINO PURO).
FOGLIE FRESCHE: ODORE ERBACEO FRESCO, SIMILE A SPINACIO SELVATICO CON UNA PUNTA ACIDULA.
FIORI: PROFUMO MOLLE E DOLCIASTRO, QUASI IMPERCETTIBILE.
SAPORI DELLA DROGA RIZOMA: SAPORE AMAROGNOLO E FORTEMENTE ASTRINGENTE, CON RETROGUSTO METALLICO-TERROSO.
FOGLIE: GUSTO ERBACEO-ACIDULO, SIMILE ALL’ACETOSA, MA PIÙ DELICATO.
FIORI: LEGGERMENTE DOLCIASTRO CON NOTA TANNICA FINALE.
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI espandi ⇩ riduci ⇧
Bistorta polvere
2-4 g al giorno
Bistorta Tintura Madre
Preparata dalla parte sotterranea fresca tit.alcol.65°
XX gtt 2-3 volte al giorno
Bistorta Tisana
Preferire la macerazione in acqua tiepida per le applicazioni topiche in quanto l´ebollizione precipita l´amido insolubile combinato con il tannino.
Decotto al 2%
Più tazze al giorno
FORMULAZIONI BASATE SU EVIDENZE SCIENTIFICHE E SICUREZZA D'USO espandi ⇩ riduci ⇧
1. Infuso (foglie/rizoma)
Indicazioni: Diarrea lieve, infiammazioni del cavo orale (gengiviti, afte), irritazioni gastrointestinali.
Dosaggio:
Rizoma essiccato: 1–2 g per tazza (150–200 mL), infuso in acqua bollente per 10–15 minuti.
Frequenza: Fino a 3 tazze al giorno, per non più di 7–10 giorni consecutivi (evitare uso prolungato per l’alto contenuto di tannini).
Evidenze:
I tannini (fino al 20% nel rizoma) conferiscono proprietà astringenti e antinfiammatorie, utili nel trattamento sintomatico della diarrea (EMA, 2013).
2. Tintura madre (rizoma)
Indicazioni: Come astringente intestinale o per uso topico in irritazioni cutanee lievi.
Dosaggio:
Tintura 1:5 (45% alcol): 20–40 gocce, 2–3 volte al giorno, diluite in acqua.
Uso topico: Applicare diluita (1:3 in acqua) su piccole ferite o infiammazioni cutanee.
Evidenze:
L'estratto alcolico conserva i polifenoli attivi (acido gallico, catechine), con attività antimicrobica e cicatrizzante (studi in vitro, Journal of Ethnopharmacology, 2005).
3. Decotto per uso esterno (rizoma)
Indicazioni: Lavaggi vaginali (vaginiti lievi), sciacqui per afte o gengiviti.
Preparazione:
5 g di rizoma secco in 250 mL d’acqua, bollire 10 minuti, filtrare e raffreddare.
Uso: Sciacquare la bocca 2–3 volte al giorno o applicare con un tampone sterile.
Evidenze:
L’EMA (European Medicines Agency) riconosce l’uso tradizionale per infiammazioni mucose, grazie all’azione tanninica e antimicrobica.
4. Polvere di rizoma (capsule)
Indicazioni: Complemento per diarrea acuta non infettiva.
Dosaggio:
250–500 mg di polvere, 2–3 volte al giorno, con abbondante acqua.
Durata: Massimo 5–7 giorni.
Avvertenze:
Evitare in caso di stipsi o occlusioni intestinali.
5. Unguento (estratto in olio/cera)
Indicazioni: Eczema lieve, piccole ustioni, dermatiti.
Formulazione:
Estratto oleoso (5% di rizoma in olio di oliva, macerato a freddo per 2 settimane) miscelato con cera d’api (20%).
Applicazione: 1–2 volte al giorno sulle aree interessate.
Evidenze:
I flavonoidi (es. quercetina) e i tannini promuovono la riparazione tissutale (Phytotherapy Research, 2010).
Precauzioni generali
Durata dell’uso: Limitare a brevi periodi (≤ 2 settimane) per evitare irritazione gastrointestinale da tannini.
Interazioni: Evitare con ferro, alcaloidi e farmaci ipoglicemizzanti (vedi risposta precedente).
Qualità della materia prima: Usare rizomi essiccati correttamente (senza muffe) per evitare contaminazioni.
Riferimenti scientifici
EMA (2013). Assessment report on Polygonum bistorta L., rhizoma.
Journal of Ethnopharmacology (2005). Antimicrobial effects of Polygonum extracts.
Phytotherapy Research (2010). Wound-healing properties of polyphenols.
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
Vino di Bistorta espandi ⇩ riduci ⇧
Macerare per un giorno intero 125 g di rizomi di Bistorta in 250 g di alcol alimentare agitando di tanto in tanto, poi aggiungere vino fino a raggiungere la quantità di un litro. Lasciare macerare in vetro scuro altri 4 giorni poi filtrare. Se ne prendono da 50 a 150 g frazionati nella giornata.
[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda e di evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
PIANTE CHE INCREMENTANO L'EFFICACIA FITOTERAPICA (SINERGIE) CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE
CONTROINDICAZIONI COSTIPAZIONE CRONICA (PER L'ALTO CONTENUTO DI TANNINI), GASTRITE O ULCERA PEPTICA (RISCHIO DI IRRITAZIONE MUCOSA), IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA AI TANNINI, INSUFFICIENZA RENALE SEVERA (ACCUMULO DI COMPOSTI POLIFENOLICI), GRAVIDANZA (MANCANZA DI STUDI SUFFICIENTI), ALLATTAMENTO (POSSIBILE EFFETTO ASTRINGENTE SUL LATTANTE), TERAPIE CON FARMACI A BASSO INDICE TERAPEUTICO (RIDUZIONE ASSORBIMENTO), BAMBINI SOTTO I 12 ANNI (RISCHIO DI ECCESSIVA ASTRINGENZA), STATI DI DISIDRATAZIONE (POTENZIALE EFFETTO DISIDRATANTE), CONCOMITANTE USO DI DIURETICI (PERDITA ELETTROLITICA AGGRAVATA).
AVVERTENZE LIMITARE L'USO A 2 SETTIMANE CONSECUTIVE, MONITORARE EVENTUALI SEGNI DI DISIDRATAZIONE, EVITARE L'ASSUNZIONE A STOMACO VUOTO, PREFERIRE PREPARAZIONI IN DECOTTO PER RIDURRE L'ASTRINGENZA, CONSERVARE IN LUOGO ASCIUTTO PER PREVENIRE MUFFE, SOSPENDERE IN CASO DI NAUSEA PERSISTENTE, NON SUPERARE I 3 G GIORNALIERI DI RIZOMA ESSICCATO.
INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITA FARMACOLOGICHE
ALCALOIDI
FERRO (INTEGRATORI)
MUCILLAGINI
SALI DI METALLI PESANTI
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
La pianta è particolarmente indicata in coliti infiammatorie e diaree.
Sebbene la bistorta sia generalmente sicura in dosi moderate, è bene evitare combinazioni con farmaci critici (specie anticoagulanti e ipoglicemizzanti) e monitorare eventuali effetti avversi. In caso di terapie farmacologiche, consultare un medico prima dell'uso.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
PIANTA MELLIFERA espandi ⇩ riduci ⇧
Pianta mellifera, anche se non tra le principali. Viene visitata dalle api, che raccolgono nettare e polline dai suoi fiori.
Miele di bistorta (se monoflora, raro):
Colore: Ambrato chiaro con riflessi dorati.
Aroma: Delicato, floreale, con note erbacee leggere.
Sapore: Dolce ma non stucchevole, con un retrogusto leggermente vegetale e una punta di astringenza (influenza dei tannini).
Cristallizzazione: Media, tende a diventare cremoso nel tempo.
Note:
Essendo una pianta diffusa in zone umide e prati montani, il miele di bistorta puro è raro e spesso si trova in mieli millefiori alpini o di alta quota.
Non ci sono studi specifici sulle proprietà di questo miele, ma erediterebbe parzialmente alcuni composti bioattivi (es. polifenoli) dalla pianta.
USO ALIMENTARE espandi ⇩ riduci ⇧
Ha un uso culinario tradizionale, soprattutto in alcune regioni d'Europa, dove giovani foglie e rizomi vengono utilizzati in preparazioni alimentari. Ecco i principali impieghi:
Foglie giovani
In insalata: Le foglie tenere, raccolte in primavera prima della fioritura, possono essere consumate crude in insalate miste. Hanno un sapore leggermente acidulo e astringente (simile a quello degli spinaci selvatici).
Cotte: Lessate o saltate in padella come verdura, spesso mescolate con altre erbe per mitigare l’astringenza.
Zuppe e minestre: Usate in ricette tradizionali, ad esempio nella "green soup" dei Paesi Baltici.
Rizoma
Essiccato e macinato: In passato, nei periodi di carestia, il rizoma essiccato e polverizzato veniva aggiunto alla farina per fare pane o polente (soprattutto in Russia e Scandinavia). Ricco di amido, ma dal sapore terroso e tannico.
Decotto: Usato come bevanda nelle zone alpine, a volte fermentato per ottenere una sorta di "birra" rustica.
Germogli e fiori
Germogli: Cotti come gli asparagi selvatici, ma con un retrogusto più amarognolo.
Decorazione commestibile per piatti estivi (dal sapore neutro).
Avvertenze
Moderazione: L’alto contenuto di tannini può rendere le parti della pianta sgradevoli o irritanti se consumate in eccesso.
Solo piante giovani: Foglie e germogli diventano troppo fibrosi e astringenti con la maturazione.
Esempi storici
In Inghilterra, le foglie erano usate per avvolgere burro o formaggi ("Pudding Grass").
In Siberia, il rizoma era considerato un alimento di sopravvivenza durante l’inverno.
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
La Bistorta deve il suo nome alla forma ad S della radice. Insieme a Ratania - Tormentilla e Amamelide è tra le piante più ricche di tannini e sicura nell'uso. Le foglie tenere possono essere mangiate in insalata o cotte come gli Spinaci.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
European Pharmacopoeia 10th Edition (2020). Bistortae rhizoma. Strasbourg: EDQM.
Samuelsen, A. B. (2000). The traditional uses, chemical constituents and biological activities of Polygonum bistorta. Journal of Ethnopharmacology, 71(1-2), 1-21.
Tomczyk, M., & Latte, K. P. (2009). Polygonum bistorta L. – A review. Phytochemistry Reviews, 8(3), 583-600.