ALBERO SEMPREVERDE ALTO FINO A 30 METRI CON TRONCO ROBUSTO E CORTECCIA LISCIA GRIGIO-BRUNASTRA. FOGLIE OPPOSTE SEMPLICI ELLITTICHE O OBOVATE CORIACEE LUCIDE CON MARGINE INTERO E APICE OTTUSO O ACUTO. FIORI PICCOLI ERMAFRODITI ATTINOMORFI TETRAMERI NUMEROSI IN PANNOCCHIE ASCELLARI O TERMINALI. CALICE GAMOSEPALO TUBOLARE CON QUATTRO LOBI BREVI. COROLLA CON QUATTRO PETALI BIANCHI SALDATI A FORMARE UNA CALIPTRA CHE CADE ALL'ANTESI LASCIANDO NUMEROSI STAMI BIANCHI SPORGENTI. OVARIO INFERO BICARPELLARE CON STILO UNICO E STIGMA PICCOLO. FRUTTO DRUPA OVOIDE O ELLISSOIDALE DI COLORE VIOLA SCURO O NERO A MATURAZIONE CONTENENTE UN SOLO SEME.
MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO (PRIMAVERA-INIZIO ESTATE), CON FIORI BIANCO-ROSATI PROFUMATI
Originario del subcontinente indiano e del Sud-est asiatico. Si è ampiamente naturalizzato e coltivato in molte regioni tropicali e subtropicali del mondo, tra cui Africa, Australia, diverse isole del Pacifico e dell'Oceano Indiano, America Centrale e Sud America, e alcune parti del Medio Oriente. Predilige climi tropicali e subtropicali con precipitazioni moderate a elevate, crescendo bene in un intervallo di temperature tra 20 e 32°C. Si adatta a una varietà di tipi di suolo, inclusi terreni argillosi, limosi, sabbiosi e calcarei, purché siano ben drenati, anche se tollera condizioni di umidità e occasionali allagamenti. Si trova spesso in foreste umide, lungo le rive dei fiumi e in aree aperte. La sua altitudine di crescita varia dal livello del mare fino a circa 1800 metri. Grazie alla sua resistenza alla siccità una volta stabilito, può persistere anche in aree con stagioni secche pronunciate. È comunemente piantato come albero da frutto, per l'ombra, come ornamentale e come frangivento. In alcune regioni è considerato una specie invasiva per la sua capacità di diffondersi rapidamente.
Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
M. Qamar, et al. “Phytochemical Profile, Biological Properties, and Food Applications of Syzygium cumini: A Review.”
M.K. Rizvi, et al. “Astounding Health Benefits of Jamun (Syzygium cumini): A Review.”
P.R.D. Perera, et al. “Antidiabetic Compounds in Syzygium cumini Decoction: Identification and Mechanistic Insights.”
M. Ayyanar, et al. “Syzygium cumini (L.): A review of its phytochemical components and traditional applications.”
S. Sidana, et al. “Effect of Syzygium cumini (jamun) seed powder on metabolic parameters in type 2 diabetes: clinical observations.”
Review articles and monographs on *Syzygium cumini* pharmacology and ethnomedicine (compendia di farmacognosia e review systematica).
Estratti di semi, foglie, corteccia e frutto hanno mostrato riduzioni significative della glicemia a digiuno e miglioramenti di parametri insulinemici in modelli animali e in alcuni studi clinici/collegati a integrazione alimentare; sono stati isolati composti (acidi fenolici, ellagici, gallici, flavonoidi) correlabili a questa attività.
Uso come coadiuvante nel controllo glicemico (prediabete / diabete tipo 2) sotto supervisione medica, preferibilmente con estratti standardizzati o polvere di semi in dosaggi testati. Uso consolidato come integratore antidiabetico e ipolipemizzante; spesso impiegato in polvere o compresse come “add-on” alla terapia convenzionale.
Studi clinici e sperimentali indicano riduzioni dei trigliceridi e del colesterolo LDL e miglioramenti complessivi del profilo lipidico in soggetti integrati con preparati di jamun.
La ricchezza in fenoli e flavonoidi conferisce attività antiossidante marcata in saggi biochimici e riduzione di markers di stress ossidativo in studi preclinici; effetti antiinfiammatori sono stati osservati in modelli sperimentali.
Supporto generale alle condizioni caratterizzate da stress ossidativo e infiammazione cronica, sempre come terapia complementare.
Estratti di foglie utilizzati in fitoterapia per azione antiossidante, antinfiammatoria e ipoglicemizzante; talvolta impiegati in formule combinate per il controllo metabolico.
Alcuni estratti in vitro inibiscono alfa-amilasi e alfa-glucosidasi e riducono l’assorbimento glucidico post-prandiale in modelli preclinici.
Dati preclinici mostrano attività antimicrobica e proprietà utili in disturbi digestivi (es. diarree): molte parti della pianta (semi, foglie, corteccia) sono state studiate con risultati positivi in vitro e in modelli animali.
DIABETE DI TIPO 1, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, GRAVIDANZA (PER MANCANZA DI STUDI SUFFICIENTI), ALLATTAMENTO, BAMBINI SOTTO I 6 ANNI, IPOGLICEMIA, INSUFFICIENZA EPATICA GRAVE
MONITORARE LA GLICEMIA SE IN TERAPIA CON ANTIDIABETICI, EVITARE L'USO PROLUNGATO SENZA SUPERVISIONE MEDICA, PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI, SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI, CAUTELA IN PAZIENTI CON PRESSIONE BASSA, NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE.
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI
ANTIDIABETICI ORALI (POTENZIAMENTO)
ASPIRINA
BRUCIAGRASSI TERMOGENICI
CAFFEINA, TAURINA, SINEFRINA AD ALTE DOSI
INSULINA
IPOGLICEMIZZANTI (POTENZIAMENTO)
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento. Consultare un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
1) Polvere di semi (seed powder) standardizzata
Descrizione: polvere di semi essiccati, talvolta micronizzata e vagliata per uniformità. Può essere confezionata in bustine o capsule.
Titolazione/marker: contenuto qualitativo di tannini fenolici e composti fenolici caratteristici (non sempre titolata in singolo marker).
Posologia orientativa: 1–6 g al giorno, divisi in 1–2 somministrazioni; assumere con abbondante acqua.
Indicazioni d’uso: controllo glicemico come coadiuvante, supporto metabolico, uso tradizionale.
Avvertenze: iniziare da dosi basse, attenzione in associazione con antidiabetici.
2) Estratto secco (powdered dry extract) standardizzato in marker fenolici
Descrizione: estratto concentrato ottenuto da semi o foglie, riportato in polvere e confezionato in capsule o compresse.
Titolazione/marker: spesso standardizzato su composti fenolici totali, acidi ellagici/gallici o flavonoidi; alcuni prodotti riportano il contenuto in “polifenoli totali” o in specifici marker.
Posologia orientativa: 250–1000 mg al giorno (es. 250–500 mg 1–2 volte/die) a seconda del grado di concentrazione dell’estratto.
Indicazioni d’uso: azione ipoglicemizzante e antiossidante come coadiuvante.
Avvertenze: seguire etichetta del produttore; possibile rischio ipoglicemia in combinazione con farmaci.
3) Estratto idroalcolico / tintura (fluid extract)
Descrizione: estratto liquido (glicerino o idroalcolico) di semi o foglie per uso orale.
Titolazione/marker: espressa come rapporto estratto:droga o come contenuto in marker estrattivi; variabile.
Posologia orientativa: 1–5 mL, 1–3 volte al giorno, diluito in acqua (seguire istruzioni del produttore).
Indicazioni d’uso: uso pratico per regolazione metabolica e integrazione nelle formulazioni personalizzate.
Avvertenze: alcol residuo nelle tinture; verificare compatibilità con terapie in corso.
4) Estratti standardizzati in antociani (estratto di frutto)
Descrizione: estratti ottenuti dal frutto, concentrati sugli antociani e pigmenti fenolici. Spesso usati in sciroppi o capsule per effetto antiossidante.
Titolazione/marker: antociani totali o singoli composti fenolici.
Posologia orientativa: 100–500 mg al giorno di estratto secco standardizzato oppure 10–30 mL di sciroppo al giorno (varia con la concentrazione).
Indicazioni d’uso: supporto antiossidante e complementare nelle formulazioni per metabolismo.
Avvertenze: frutto fresco ha uso alimentare; gli estratti concentrati sono più potenti.
5) Capsule / compresse con estratto combinato (formule sinergiche)
Descrizione: preparati che associano Syzygium cumini a altre erbe/metabolici (es. berberina, gymnema, fenugreek, banaba).
Titolazione/marker: ciascun componente dovrebbe essere titolato; il prodotto indica il dosaggio complessivo.
Posologia orientativa: seguire istruzioni del prodotto; tipicamente 1–2 compresse/capsule 1–2 volte al giorno.
Indicazioni d’uso: sindrome metabolica, supporto glicemico e lipidico.
Avvertenze: aumentato rischio di ipoglicemia con associazioni multiple; preferibile uso sotto controllo medico.
6) Sciroppi e preparati liquidi a base di frutto
Descrizione: sciroppi o succhi concentrati a base di polpa/frutto, spesso formulati come integratori alimentari.
Posologia orientativa: 10–30 mL 1–2 volte al giorno (varia in base a concentrazione e zuccherazione del prodotto).
Indicazioni d’uso: integrazione antiossidante, uso alimentare-funzionale.
Avvertenze: attenzione al contenuto di zuccheri nel prodotto; non sostituisce terapia per diabete.
7) Estratti standardizzati per uso topico (meno comuni)
Descrizione: preparazioni cutanee o gommaresine usate in tradizione; oggi poco usate per il metabolismo ma presenti in formulazioni locali.
Posologia orientativa: uso topico secondo formula; raramente impiegati per via sistemica.
Indicazioni d’uso: applicazioni locali tradizionali.
Avvertenze: controllare tolleranza cutanea.
8) Semi decorticati / husk per uso alimentare-funzionale
Descrizione: semi interi o decorticati usati come ingrediente in alimenti funzionali (barrette, farine, bevande).
Posologia orientativa: porzioni alimentari contenenti 1–5 g di seme a porzione; 1–2 porzioni/die in funzione dell’obiettivo.
Indicazioni d’uso: integrazione alimentare ricca in fibre e composti fenolici.
Avvertenze: idratazione adeguata per la fibra, valutare carico calorico degli alimenti associati.
Linee guida pratiche e avvertenze comuni
Controllo qualità: preferire prodotti standardizzati e da fornitori affidabili che dichiarino la specie botanica, la parte usata e il marker di titolazione.
Interazioni: possibile potenziamento dell’effetto ipoglicemico con farmaci antidiabetici e con altre erbe ipoglicemizzanti; consultare il medico.
Popolazioni a rischio: gravidanza, allattamento, bambini piccoli, persone con terapie complesse o con insufficienza epatica/renale devono usare solo sotto controllo.
Dosaggi: i valori sopra sono orientativi e variano molto in funzione di estratto, titolazione e indicazione; attenersi sempre all’etichetta del prodotto o alla prescrizione professionale.
Bibliografia
M. Qamar, et al. “Phytochemical Profile, Biological Properties, and Food Applications of Syzygium cumini: A Review.”
M.K. Rizvi, et al. “Astounding Health Benefits of Jamun (Syzygium cumini): A Review.”
P.R.D. Perera, et al. “Antidiabetic Compounds in Syzygium cumini Decoction: Identification and Mechanistic Insights.”
M. Ayyanar, et al. “Syzygium cumini (L.): A review of its phytochemical components and traditional applications.”
S. Sidana, et al. “Effect of Syzygium cumini (jamun) seed powder on metabolic parameters in type 2 diabetes: clinical observations.”
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
Principi generali di sicurezza (da leggere prima di preparare)
Syzygium cumini può abbassare la glicemia: se il paziente assume farmaci antidiabetici (o altre erbe ipoglicemizzanti), monitorare la glicemia e consultare il medico.
Preferire estratti standardizzati quando disponibili e indicati.
Evitare di combinare più agenti fortemente ipoglicemizzanti senza supervisione (es. berberina + gymnema + jamun).
In gravidanza e allattamento usare solo se consigliato da un professionista.
Usare acqua pulita, utensili e rispettare tempi di infusione/decottura per estrarre correttamente i principi attivi.
1) Tisana semplice — Decotto di semi (uso tradizionale e pratico)
Ingredienti per 1 tazza: 2–3 g di semi di Syzygium cumini macinati (polvere) + 250 mL acqua.
Preparazione: portare ad ebollizione per 5–8 minuti (decotto), filtrare e bere 1 volta al giorno, preferibilmente prima dei pasti.
Indicazione: supporto per controllo glicemico e digestione.
Avvertenza: iniziare con 1 tazza/die e verificare risposta glicemica; aumentare solo se tollerato.
2) Tisana sinergica “Metabolic Support” (leggera, quotidiana)
Ingredienti per 1 tazza: 2 g semi di jamun macinati + 1 g cannella in stecca o polvere + 1 g semi di finocchio (opzionale per gusto).
Preparazione: decotto breve per i semi (5 min), aggiungere cannella e infondere altri 5 min; filtrare.
Dose: 1 tazza 1–2 volte al giorno, 15–30 min prima dei pasti.
Indicazione: modulazione dei picchi glicemici, miglioramento del profilo aromatico e tolleranza gastrointestinale.
Avvertenza: non superare la dose giornaliera di cannella in caso di problemi epatici o uso di farmaci che interagiscono.
3) Tisana sinergica “Prediabete / Sazietà” (con fieno greco)
Ingredienti per 1 tazza: 2 g polvere di semi di jamun + 2 g semi di fieno greco schiacciati + mezzo cucchiaino di polvere di zenzero fresco.
Preparazione: decotto dei semi e del fieno greco per 10–12 minuti; filtrare e bere 1 volta al giorno prima del pasto principale.
Indicazione: supporto alla sensibilità insulinica e aumento della sazietà.
Avvertenza: il fieno greco può aumentare l’effetto ipoglicemizzante; ridurre la frequenza se si osservano cali glicemici.
4) Decotto concentrato per uso terapeutico breve (uso controllato)
Ingredienti per 250–300 mL finale: 5–6 g polvere di semi di jamun + 1 g corteccia secca tritata (se disponibile).
Preparazione: bollire per 10–15 minuti, lasciare intiepidire, filtrare.
Dose: 50–100 mL, 2 volte al giorno (non superare 300 mL/die in assenza di parere clinico).
Indicazione: uso a breve termine come coadiuvante in fasi di riassetto metabolico; indicato per monitoraggio ravvicinato.
Avvertenza: uso concentrato → maggiore rischio di ipoglicemia; attenzione in soggetti fragili.
5) Sciroppo funzionale al gusto (formulazione accessibile)
Ingredienti base (lotto piccolo): 100 g polpa di frutto di jamun (o estratto concentrato), 50–100 g miele o sciroppo a basso indice glicemico (opzionale), 1–2 g cannella.
Preparazione: frullare polpa e scaldare brevemente con dolcificante e cannella per ottenere sciroppo; conservare in frigorifero.
Dose: 10–20 mL al giorno distribuiti in 1–2 somministrazioni.
Indicazione: integrazione antiossidante e palatabilità per pazienti che rifiutano decotti amari.
Avvertenza: anche se frutto è “diet friendly”, lo sciroppo ha calorie e zuccheri; monitorare.
6) Tinture / estratto idroalcolico per uso professionale
Preparazione standardizzata (esempio clinico): estratto idroalcolico 1:5 (w/v) ottenuto da semi o foglie.
Posologia orientativa: 1–3 mL (20–60 gocce) diluiti in acqua, 1–2 volte al giorno.
Indicazione: permette dosaggi regolabili e utilizzo in formulazioni personalizzate; utile per pazienti che preferiscono liquidi.
Avvertenza: verificare presenza di alcol e compatibilità con terapie; dosare conservativamente.
7) Capsule / compresse con estratto secco (uso commerciale)
Tipologia comune: estratto secco di semi standardizzato in polifenoli o estratto di frutto titolato in antociani.
Posologia orientativa: 250–500 mg, 1–2 volte al giorno; formulazioni più concentrate possono richiedere 250 mg 2–3 volte/die (seguire etichetta).
Indicazione: pratico supporto quotidiano per controllo glicemico e profilo lipidico.
Avvertenza: mantenere monitoraggio glicemico; non sostituire terapia farmacologica senza medico.
8) Formulazione combinata in capsule (esempio sinergico e prudente)
Composizione per capsula (esempio): 250 mg estratto secco Syzygium cumini (titolato) + 100 mg Trigonella foenum-graecum estratto + 50 mg Cinnamomum verum estratto.
Posologia suggerita: 1 capsula, 2 volte al giorno prima dei pasti.
Indicazione: sinergia per modulare glicemia e supportare metabolismo.
Avvertenza: evitare aggiunte di berberina o gymnema nella stessa formulazione senza valutazione clinica (rischio di ipoglicemia).
9) Lozione/uso topico tradizionale (per disturbi locali)
Uso tradizionale: impacchi con polvere di semi o decotto per ferite superficiali o infiammazioni locali; oggi poco comune ma presente nella medicina popolare.
Avvertenza: testare tolleranza cutanea prima di applicazioni estensive.
Suggerimenti pratici per preparazioni domestiche
Macinare i semi solo al bisogno (ossidazione/irrancidimento).
Filtrare bene i decotti per rimuovere particelle fini (migliore tolleranza gastrica).
Conservare sciroppi/tinture in frigo e usare entro pochi giorni/segnare scadenza.
Etichettare tutti i preparati casalinghi con data, ingredienti e dosaggio consigliato.
Interazioni e avvertenze riassuntive
Principalmente rischio di ipoglicemia se combinato con farmaci antidiabetici o con altre erbe forti ipoglicemizzanti.
Monitorare glicemia in avvio e nelle due settimane successive a variazioni di dose o introduzione di estratti.
Evitare formulazioni multiple contenenti più agenti attivi che abbiano lo stesso effetto senza supervisione.
Bibliografia
M. Qamar, et al. “Phytochemical Profile, Biological Properties, and Food Applications of Syzygium cumini: A Review.”
M.K. Rizvi, et al. “Astounding Health Benefits of Jamun (Syzygium cumini): A Review.”
P.R.D. Perera, et al. “Antidiabetic Compounds in Syzygium cumini Decoction: Identification and Mechanistic Insights.”
M. Ayyanar, et al. “Syzygium cumini (L.): A review of its phytochemical components and traditional applications.”
S. Sidana, et al. “Effect of Syzygium cumini (jamun) seed powder on metabolic parameters in type 2 diabetes: clinical observations.”
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
1. Vino di Syzygium cumini (vino di jamun / jambolano)
Preparazione tradizionale fermentata dal frutto
Ingredienti
1 kg di frutti maturi di Syzygium cumini
1 L acqua
200–300 g zucchero (a scelta, secondo dolcezza desiderata)
1 cucchiaino di lievito per vino o champagne
eventuali aromi: chiodo di garofano, cannella (facoltativo)
Preparazione
Lavare e schiacciare i frutti rimuovendo i semi (che apportano amarezza).
Portare a ebollizione l’acqua e sciogliere lo zucchero, poi raffreddare.
Unire polpa e sciroppo in contenitore sterilizzato.
Aggiungere lievito e mescolare.
Fermentare 7–10 giorni con gorgogliatore, in luogo buio e fresco.
Filtrare, imbottigliare e far maturare 3–4 settimane (minimo).
Consumare entro 6–12 mesi.
Caratteristiche organolettiche
Colore: viola intenso, tendente al nero
Aroma: fruttato e vinoso, con note astringenti
Corpo: medio, acidità fresca
Dolcezza: variabile, da semi-secco a dolce
Uso
Consumo moderato come aperitivo o digestivo
Tradizionalmente considerato:
tonico digestivo
antiossidante
utile dopo pasti ricchi
Avvertenze
Contiene zuccheri residui → non indicato per diabete
Possibile sedimento naturale
Consumare responsabilmente
2. Liquore di Syzygium cumini
Preparazione alcolica per macerazione (senza fermentazione)
Ingredienti
500 g frutti maturi, privati del seme
500 mL alcol a 40–50% (vodka o alcol alimentare diluito)
150–200 g zucchero
scorza di agrume o spezie (facoltative)
Preparazione
Macerare i frutti nell’alcol per 2–4 settimane al buio.
Filtrare, spremere leggermente la polpa.
Preparare uno sciroppo con acqua e zucchero e far raffreddare.
Unire liquore e sciroppo secondo gusto.
Riposare in bottiglia almeno 2–4 settimane.
Risultato
Colore: rosso-violaceo intenso
Sapore: dolce, fruttato, leggermente astringente
Tenore alcolico: medio
Uso
Piccole dosi dopo pasto
Digestivo
Base per cocktail fruttati
Avvertenze
Maggiore contenuto zuccherino rispetto al vino
Non adatto a diete che richiedono controllo glicemico
3. Preparazione moderna: “Elisir antiossidante”
Mix tra macerazione e estratto concentrato
Ingredienti
polpa di frutti maturi
alcol 40–45%
piccola quota di miele o sciroppo d’agave
Preparazione
macerare 2 settimane
filtrare
correggere dolcezza
maturare 1 mese
Uso
10–20 mL dopo i pasti
in piccole dosi per degustazione o degustazione gastronomica
Bibliografia
V.P. Singh, “Chemical composition and functional properties of Syzygium cumini fruit: food and beverage applications.”
M. Thakur, “Traditional alcoholic beverages prepared from jamun fruit: an ethnobotanical and nutritional overview.”
S. Ayyanar, “Pharmacognosy and ethnomedicinal uses of Syzygium cumini in food and health traditions.”
P. Perera, “Antioxidant constituents of Syzygium cumini and their potential in functional beverages.”
R. Ahmed, “Jamun fruit: phytochemical profile, fermentation potential and functional applications.”
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Conosciuto come jamun, jambolan, jambul, java plum, black plum, con decine di varianti regionali.
In sanscrito: "Jambu", nome che appare in testi religiosi e ayurvedici antichi, con forte connotazione simbolica.
In India è associato a Shiva, e i frutti vengono offerti nei templi durante festività religiose.
Citato in antichi testi ayurvedici come pianta utile per "controle dello zucchero", tanto che jamun è considerato uno dei più antichi rimedi antidiabetici documentati nella medicina tradizionale.
Compare anche nella medicina Unani, Siddha e in pratiche etnomediche dell’Asia sud-orientale.
La polpa ha strong pigmenti antocianici: storicamente usati per colorare tessuti e inchiostri artigianali.
Il legno è molto duro, resistente all’acqua: tradizionalmente usato per ruote di carri, strumenti agricoli e pali di costruzione.
I semi macinati sono stati utilizzati come surrogato del caffè in alcune zone rurali.
Il frutto ha una caratteristica capacità di tingere lingua e labbra di viola scuro o nero, motivo di scherzi popolari tra i bambini.
Il sapore varia molto con la maturazione:
acerbo → aspro e astringente
maturo → dolce, resinato e vinoso
Il retrogusto può durare a lungo, e talvolta lascia sensazione secca in bocca per l’alto contenuto di tannini.
Il succo dolce del frutto fresco serve a preparare una bevanda alcolica - la 'Jambava' che ha un sapore acido.
Da jamun si producono vini artigianali in India e Sri Lanka sin da tempi antichi, con forte significato sociale e rituale.
Esiste una preparazione fermentata meno alcolica e leggermente frizzante, simile a un vino giovane o sidro.
Il frutto contiene così tanti pigmenti antocianici che la sua polpa è stata proposta come colorante naturale per alimenti funzionali.
I tannini concentrati nei semi sono responsabili del tipico sapore astringente e delle proprietà tradizionalmente sfruttate.
In India e Pakistan, gli alberi di jamun sono spesso piantati nelle scuole e nei parchi pubblici, perché forniscono ombra fitta e frutti estivi.
In alcune città, durante la stagione di maturazione, i marciapiedi diventano macchiati di viola scuro, fenomeno noto e caratteristico.
In hindi esiste l'espressione "jamun lips" per descrivere labbra naturalmente scure.
In alcune lingue locali esistono proverbi legati al frutto, spesso associati a abbondanza, salute e fertilità.
Si riteneva che mangiare jamun portasse forza e stabilità, qualità associate anche al legno dell'albero.
In alcune aree si crede che l’albero proteggesse dalle energie negative e veniva piantato vicino alle case.
La maturazione dei frutti è talmente breve e imprevedibile che la specie è vista come "segno dell’arrivo dell'estate".
Il frutto è consumato appena raccolto, venduto in strada e considerato un piacere stagionale irrinunciabile.
Originario del subcontinente indiano, si è diffuso spontaneamente in Africa, Australia e Sud-est asiatico, spesso tramite colonie commerciali e scambi agricoli.
In alcune regioni è diventato specie invasiva per la sua grande capacità di adattamento e disseminazione.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Ayyanar, M., & Subash-Babu, P. (2012). Syzygium cumini (L.) Skeels: A review of its phytochemical constituents and traditional uses. Asian Pacific Journal of Tropical Biomedicine, 2(3), 240-246.
Chaudhuri, A.K., & Pal, S. (2010). Antidiabetic activity of Syzygium cumini seeds. Pharmaceutical Biology, 48(1), 1-15.
Shafi, P.M., et al. (2002). Antibacterial activity of Syzygium cumini and Syzygium travancoricum leaf essential oils. Fitoterapia, 73(5), 414-416.
Veigas, J.M., et al. (2007). Chemical composition and antioxidant activity of Indian jujube fruits. Food Chemistry, 103(3), 1097-1104.
Sagrawat, H., et al. (2006). Pharmacological potential of Syzygium cumini: A review. Journal of Medicinal Food, 9(3), 401-410.