Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Asteridae Ordine: Lamiales Famiglia:
Chiretta Verde, Echinacea Dell'India, Carmantina, Re Del Bitter, Re Delle Amare, Nuvola Scura, Bile Della Terra, Maha-tita, Creat, Green Chireta, Kariyat, Kalmegh, Roi Des Amers, Ki Oray, Sambilata, Ampadu, Kariyaat Kalpa, Maha-tita, Bhui-neem, Sirunangai, Andhra Pradesh, Chuan Xin Lian
PIANTA ANNUALE ERETTA, ALTA DA 30 A 110 CM CON FUSTO ESILE A SEZIONE QUADRATA. LE FOGLIE GLABRE E LANCEOLATE DI COLORE VERDE SCURO ARRIVANO FINO A 8 CM. I FIORI SONO RACCOLTI IN RACEMI. IL FRUTTO CONTIENE NUMEROSI SEMI GIALLO-MARRONE RACCOLTI IN UNA CAPSULA DI CIRCA 2 CM.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO ____VIOLA-BRUNO
TARDA ESTATE-AUTUNNO (EMISFERO NORD: AGOSTO-OTTOBRE; EMISFERO SUD: FEBBRAIO-APRILE), CON PICCHI DURANTE I MESI PIÙ UMIDI
Pianta erbacea annuale originaria dell'Asia meridionale e sudorientale, in particolare India e Sri Lanka. Cresce spontanea in una varietà di habitat, tra cui foreste rade, praterie, aree costiere e margini di strade. Predilige climi tropicali e subtropicali, con elevata umidità e temperature calde. Si adatta a diversi tipi di suolo, ma prospera meglio in terreni ben drenati e leggermente acidi. Grazie alla sua facilità di coltivazione e ai suoi usi medicinali, è ampiamente coltivata in molte parti dell'Asia, ma si può trovare anche naturalizzata in altre regioni con climi simili. La si incontra spesso in zone disturbate o marginali, indicando una certa capacità di adattamento a diverse condizioni ambientali.
TARDA ESTATE-AUTUNNO (EMISFERO NORD: SETTEMBRE-NOVEMBRE; EMISFERO SUD: MARZO-MAGGIO), QUANDO LE FOGLIE RAGGIUNGONO LA MASSIMA CONCENTRAZIONE DI ANDROGRAFOLIDI
FOGLIE E, IN MISURA MINORE, PARTI AEREE
ERBACEO-INTENSO, CON NOTE AMAROGNOLE E TERROSE, E UN CARATTERISTICO RETROGUSTO AMARO-PUNGENTE DOVUTO AGLI ANDROGRAFOLIDI
INTENSAMENTE AMARO (DOMINATO DAGLI ANDROGRAFOLIDI), CON NOTE ASTRINGENTI, PUNGENTI E UNA PERSISTENTE SENSAZIONE ERBACEA-TERROSA IN RETROGUSTO
1. Estratti secchi titolati in andrografolide
Standardizzazione: Titolazione minima del 10-30% in andrografolide (principio attivo chiave) 258.
Forme disponibili:
Compresse/tavolette (es. Andrographis EST): 900 mg di estratto secco al 10% (90 mg di andrografolide/dose giornaliera) 5.
Pastiglie (es. Dr. Giorgini): 4-8 pastiglie al giorno, titolate al 30% in andrografolide 8.
Posologia: 200-1200 mg/die di estratto, suddivisi in 2-3 dosi 24.
2. Estratti liquidi (tinture o sciroppi)
Standardizzazione: Meno comuni, ma presenti in formulazioni combinate con altri immunostimolanti (es. echinacea, uncaria) 10.
Posologia: 30-50 gocce 2-3 volte al giorno, diluite in acqua 10.
3. Formulazioni in capsule
Esempi:
KalmCold™: 100 mg di estratto titolato al 31.3% in andrografolide, per infezioni respiratorie 4.
Kan Jang®: 1200 mg/die di estratto (4% andrografolide), efficace nel ridurre sintomi del raffreddore 4.
Posologia: 1-2 capsule 3 volte al giorno 7.
4. Nanoparticelle e formulazioni avanzate
Innovazioni: Nanoincapsulamento per migliorare la biodisponibilità dell'andrografolide, tradizionalmente scarsa a causa della scarsa solubilità in acqua 46.
Esempi: Studi preclinici su liposomi e polimeri nanostrutturati 6.
5. Integratori combinati
Sinergie:
Con Eleuterococco o Echinacea per potenziare l'immunità 10.
Con Magnesio e Coenzima Q10 in prodotti per emicrania (es. Emicron) 7.
Posologia: Variabile in base alla formulazione (es. 1-2 compresse/die) 7.
Avvertenze e Controindicazioni
Effetti collaterali: A dosi elevate (>2000 mg/die) può causare nausea, ipotensione o reazioni allergiche 48.
Gravidanza: Controindicato per rischio abortivo 58.
Interazioni: Caution con anticoagulanti o immunosoppressori 4.
Bibliografia
Micuro.it: Andrographis paniculata (Burm.f.) Nees – Proprietà e usi clinici :cite[1]
PMC3619690: Pharmacologia di Andrographis paniculata e andrografolide :cite[2]
PMC9570691: Forme di dosaggio e nanotecnologie per A. paniculata :cite[3]
Fitomedical.com: Andrographis EST – Estratto titolato al 10% :cite[4]
PubMed 37813330: Review su andrografolide e formulazioni :cite[5]
Misterfarma.it: Emicron – Integratore per emicrania con A. paniculata :cite[6]
Naturalix.it: Dr. Giorgini – Estratto titolato al 30% :cite[7]
1. Tisana Tradizionale (Decotto)
Ingredienti:
1-2 g di foglie secche di Andrographis paniculata (titolo minimo 6% andrografolide) 18.
250 ml di acqua bollente.
Preparazione:
Far bollire le foglie per 10-15 minuti, filtrare e bere 1-2 volte al giorno 8.
Evidenze:
Usata in Ayurveda e Medicina Cinese per infezioni respiratorie e febbre. Studi moderni confermano l’efficacia contro raffreddore e faringite 16.
Dosaggio sicuro:
Fino a 2 g/giorno di foglie secche, evitando gravidanza e gastrite 8.
2. Tintura Madre (Estratto Liquido)
Composizione:
Estratto idroalcolico (30-60% alcol) con titolo standardizzato al 10-30% in andrografolide 58.
Posologia:
30-50 gocce, 2-3 volte al giorno, diluite in acqua 5.
Applicazioni:
Efficace per herpes labiale (toccature) e infezioni respiratorie 8.
Sicurezza:
Evitare in gravidanza e con farmaci anticoagulanti 410.
3. Composizione Sinergica "Kan Jang"
Ingredienti:
Andrographis paniculata (60 mg/die di andrografolide) + Eleuterococco (120 mg/die) 67.
Formulazione:
Compresse o sciroppo (es. prodotto dallo Swedish Herbal Institute) 6.
Evidenze:
Riduce sintomi di raffreddore e sinusite in 4-5 giorni, con efficacia 2,1× superiore al placebo 67.
Dosaggio:
1-2 compresse 3 volte al giorno per 5-7 giorni 6.
4. Infuso Antinfiammatorio con Zenzero e Curcuma
Ingredienti:
1 g di Andrographis + 1 g di zenzero secco + 1 g di curcuma 8.
Preparazione:
Infusione in acqua calda per 10 minuti, dolcificare con miele.
Benefici:
Potenzia l’effetto antinfiammatorio per artrite e disturbi intestinali 68.
5. Gel Topico per Infiammazioni Cutanee
Composizione:
Estratto di Andrographis (0.035% andrografolide) + Bidens pilosa (0.35%) 6.
Applicazione:
Usato per rughe e danni UV, con efficacia simile al retinolo ma senza irritazioni 6.
Avvertenze e Controindicazioni
Effetti collaterali: Nausea, cefalea a dosi elevate (>600 mg/die di andrografolide) 49.
Interazioni:
Immunosoppressori, anticoagulanti (es. warfarin), antipertensivi 410.
Gravidanza: Controindicato per rischio abortivo 810.
Bibliografia
Micuro.it: Andrographis paniculata (Burm.f.) Nees – Proprietà e usi clinici :cite[1]
PMC9570691: Formulazioni avanzate di Andrographis :cite[2]
Microbiota.news: Andrographis – Dosaggi e prodotti :cite[3]
WebMD: Sicurezza e interazioni :cite[4]
Fitomedical.com: Andrographis EST – Estratto titolato :cite[5]
X115 Magazine: Studi su COVID-19 e URTI :cite[6]
PMC9316804: Review su attività antivirale :cite[7]
Tuttogreen: Dosaggi tradizionali :cite[8]
PMC10469688: Farmacocinetica ad alte dosi :cite[9]
Sciencedirect: Tossicità e neuroprotezione :cite[10]
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva. Rivolgersi sempre al fitoterapeuta per gli abbinamenti.
NON USARE IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO. CONTROINDICATA PER POTENZIALE EFFETTO ABORTIVO. IPOTESI AUTOIMMUNE: PUÒ STIMOLARE IL SISTEMA IMMUNITARIO, PEGGIORANDO CONDIZIONI COME SCLEROSI MULTIPLA O LUPUS. DISTURBI DELLA COAGULAZIONE: POTENZIALE EFFETTO ANTICOAGULANTE. IPOTENSIONE: PUÒ ABBASSARE ULTERIORMENTE LA PRESSIONE SANGUIGNA. ALLERGIA ALLE ASTERACEAE/COMPIACEAE.
EVITARE L'USO PROLUNGATO SENZA CONTROLLO MEDICO, MONITORARE LA GLICEMIA IN DIABETICI, POSSIBILI INTERAZIONI CON FARMACI ANTICOAGULANTI, IPOTENSIVI E IMMUNOSOPPRESSORI, SOSPENDERE IN CASO DI REAZIONI GASTROINTESTINALI, CONSULTARE IL MEDICO IN CASO DI TERAPIE FARMACOLOGICHE IN CORSO
Uno studio condotto presso la Bastyr University, ha mostrato un significativo aumento del livello medio dei linfociti CD4 in soggetti con HIV dopo somministrazione di 10 mg/kg andrografolide
[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14748896/PMID 14748896]
Uno studio recente (2011), randomizzato in doppio cieco, multicentrico, ha trovato Andrographis paniculata efficace come la mesalazina nella colite ulcerosa.
Alcuni studi clinici sull' Andrographolide, dimostrano la capacità di aumentare i livelli dell'attività degli enzimi antiossidanti e del Glutatione e di diminuire l'attività della perossidasi lipidica che conduce alla generazione dei radicali liberi che danneggiano le cellule. L'Andrographolide rinforza le difese del nostro corpo incrementando il numero dei Linfociti T; potenzia il rilascio di interferone antivirale, stimolando l'attività del sistema linfatico che è la sede del nostro sistema di difesa. L'estratto dell' Andrographis paniculata è stato testato per l'effetto citotossico contro nove linee di cellule cancerose. (particolarmente cellule cancerose del tumore al seno e colon. L'Andrographolide ha inoltre proprietà antivirali contro l'herpes simplex ed il virus HIV: L'obiettivo primario di uno studio recente era di valutare la sicurezza e la tollerabilità del prodotto e, in seconda istanza, di stabilire gli effetti sui livelli plasmatici di HIV1-RNA e sui livelli di linfociti CD4. Questo studio ha confermato che l'andrografolide, estratta dalla pianta, ha la capacità di stimolare l'attività del sistema immunitario, incrementando il numero dei Linfociti T, potenziando, quindi, il rilascio di interferone antivirale. Al dosaggio massimo consigliato 195mg al giorno.
[http://www.erboristeriasauro.it/andrographis-paniculata-nees-carmantina-acanthacee-.html Erboristeria Sauro]
Presso tutte le culture e nelle medicine tradizionali di ogni angolo del globo troviamo delle piante adattogene, cioè delle specie vegetali in grado di aumentare la resistenza dell'organismo a stress endogeni ed esogeni, migliorando la performance fisica e mentale, in risposta a stimoli di natura fisica, chimica e biologica.
Il termine adattogeno viene infatti dal vocabolo latino adaptare e da quello greco genes (prodotto da) e fu coniato nel 1947 dallo scienziato russo N.V. Lazarev; nel 1969 Brekhman e Dardymov stabilirono dei criteri specifici affinché una droga vegetale possa definirsi adattogena.
L'effetto di queste piante si affianca alla risposta fisiologica che già di per sé l'organismo mette in opera quando soggetto ad uno stimolo che ne turbi l'equilibrio biologico, al fine di ristabilire prontamente l'omeostasi; tali risposte sono di carattere prevalentemente ormonale, cioè con effetti transitori, ma esistono anche vere e proprie modificazioni funzionali o morfologiche che si generano nelle persone sottoposte frequentemente a stress (per es. negli atleti sottoposti a molte ore di allenamento quotidiano) o che si sono evolute in alcune etnie nel corso di milioni di anni in risposta all'ambiente (per es.: la variazione del colore della pelle in funzione dell'esposizione ai raggi solari o le maggiori dimensioni della gabbia toracica delle popolazioni andine, costrette a vivere sopra i 4000 mt, dove l'ossigeno scarseggia).
Le piante adattogene non corrispondono a nessuna categoria della farmacologia classica e meno ancora hanno corrispettivi nei farmaci di sintesi: nella maggior parte dei casi, infatti, esse sono aspecifiche, agendo su differenti organi o tessuti bersaglio e provocando, nell'insieme, una risposta adattogena; ciò è dovuto al fatto che il fitocomplesso spesso si compone di principi attivi di svariata natura chimica, che sono però sinergici. Il meccanismo d'azione delle droghe
adattogene è generalmente assai complicato e non sempre ancor ben compreso.
Molte droghe adattogene hanno anche azione antimicrobica ed immunostimolante, in tal modo
contribuendo a migliorare le difese dell'organismo contro agenti eziologici esterni; altre hanno dimostrato di avere interessanti e promettenti effetti antitumorali, su cui la ricerca sta ora indagando.
Altre ancora hanno azione prevalentemente nootropa (dal Greco noos=mente, e tropein=sorvegliare), cioè migliorano la performance mentale e l'umore; alla classe delle droghe nootrope
appartengono tutte le piante contenenti metilxantine (caffeina e derivati), che sono più propriamente degli stimolanti e che saranno oggetto di una scheda a parte.
Infine sono state incluse in questa scheda delle piante meramente immunostimolanti dato che,
funzionalmente, sono simili a quelle adattogene, ovvero servono ad aiutare l'organismo a sviluppare una linea difensiva contro gli attacchi esterni.
Proprio per la loro caratteristica di migliorare le risposte dell'organismo, l'utilizzo di droghe adattogene non è necessariamente circoscritto a stati patologici, ma rientra piuttosto nel campo del benessere e della prevenzione (alcune risultano per esempio assai utili per aiutare a prevenire, durante la stagione invernale, le malattie da raffreddamento). Naturalmente sono anche molto utili negli stati di convalescenza ed in generale di astenia.
[Tratto da EPO S.r.l. ISTITUTO FARMOCHIMICO FITOTERAPICO http://www.eposrl.com/eposrl/]
L'andrographis forse non era conosciuta nel mondo greco-romano, mentre lo era nei Paesi asiatici già nel 2000-3000 a.C. La medicina tradizionale indiana (ayurvedica e siddha), ma anche quella cinese e tailandese, ancora oggi raccomandano l'impiego di questa droga nei casi di febbre associata a malattie infettive. In Thailandia e in Cina vengono, poi, da sempre sfruttate le sue proprietà amare per alleviare i disturbi correlati alla digestione. In India è stata utilizzata anche per curare il diabete, il colera, la dissenteria, la bronchite, la gonorrea e per "purificare" il sangue. Nei Paesi asiatici la droga è stata inoltre utilizzata come rimedio antielmintico e per combattere l'itterizia, i disturbi epatici e il mal di gola. In Europa la droga è popolare nei Paesi scandinavi che la utilizzano come rimedio contro l'influenza e il raffreddore. (Tratto da "L'Erborista" - maggio 2009).
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Akbar, S. (2011). Andrographis paniculata: A review of pharmacological activities and clinical effects. Alternative Medicine Review, 16(1), 66-77.
Mishra, S. K., Sangwan, N. S., & Sangwan, R. S. (2007). Andrographis paniculata (Kalmegh): A review. Pharmacognosy Reviews, 1(2), 283-298.
Hossain, M. S., Urbi, Z., Sule, A., & Rahman, K. M. (2014). Andrographis paniculata (Burm. f.) Wall. ex Nees: A review of ethnobotany, phytochemistry, and pharmacology. The Scientific World Journal, 2014, 274905.