ARBUSTO SEMPREVERDE CON FUSTI ERETTI E RAMIFICATI CHE PORTANO CLADODI APPIATTITI E RIGIDI, SIMILI A FOGLIE SPINOSE ALL'APICE. LE VERE FOGLIE SONO PICCOLE E SQUAMIFORMI. FIORI PICCOLI, VERDASTRI, CHE NASCONO AL CENTRO DEI CLADODI. PIANTA DIOICA, CON FIORI MASCHILI E FEMMINILI SU INDIVIDUI SEPARATI. IL FRUTTO È UNA BACCA ROSSA SFERICA. SI PROPAGA PER RIZOMI.
FEBBRAIO MARZO APRILE (FINE INVERNO-INIZIO PRIMAVERA), CON PICCOLI FIORI VERDASTRI
Si adatta a una varietà di habitat, prediligendo le zone calde e ombrose. Cresce spontaneo nel sottobosco di foreste di latifoglie, leccete e pinete, ma si trova anche in arbusteti, siepi, zone rocciose e pendii aridi, spesso su terreni calcarei. La sua distribuzione è ampia, comprendendo l'Europa meridionale e occidentale, il bacino del Mediterraneo, l'Africa settentrionale e alcune zone dell'Asia Minore, spingendosi fino a quote collinari e montane non troppo elevate (generalmente fino a 600-700 metri, ma localmente anche oltre). È una specie euri-mediterranea che colonizza una vasta gamma di ambienti, dalle pianure fino alle zone prealpine. Tollerante all'ombra, si adatta bene anche a terreni poveri e sassosi. Viene coltivato anche come pianta ornamentale e può inselvatichirsi in aree al di fuori del suo areale nativo.
Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Ema assessment report on Ruscus aculeatus L. rhizoma (European Medicines Agency, draft assessment report).
Vanscheidt W., et al. Efficacy and safety of a Butcher's broom preparation compared to placebo in chronic venous insufficiency (randomized trial).
Review: Combination of Ruscus aculeatus extract, hesperidin methyl chalcone and ascorbic acid - comprehensive review.
Pacula W., Current insights into the phytochemistry and pharmacological properties of Ruscus aculeatus (review).
Peralta G.R.A., Clinical and capillaroscopic evaluation in treatment of chronic venous insufficiency with Ruscus extract, HMC and vitamin C.
Estratti di rizoma di Ruscus contengono saponine steroidee (ruscogenina e neoruscogenina) e altre sostanze che sono correlate a effetti favorevoli sul tono venoso e sulla resistenzza dei piccoli vasi. Diversi studi preclinici e clinici supportano un effetto positivo sulla microcircolazione.
Studi clinici randomizzati e revisioni riportano miglioramento soggettivo dei sintomi (pesantezza, dolore, gonfiore) e riduzione dell'edema alle gambe in pazienti con CVI trattati con estratti di Ruscus (spesso in combinazione con altri agenti venoattivi come HMC e vitamina C). L'evidenza è moderata: più studi sono favorevoli ma la qualità metodologica varia.
Dati clinici e review citano un beneficio sintomatico quando Ruscus è impiegato come parte di terapie venoattive per ridurre gonfiore e fastidio; l'uso è spesso combinato con altri venoattivi. L'evidenza è suggestiva ma non abbondantissima. Coadiuvante per sintomi emorroidali (riduzione di gonfiore, fastidio): uso documentato in protocolli che associano Ruscus ad altri venoattivi.
In generale Ruscus è ben tollerato; eventi avversi riportati sono rari e di solito lievi (disturbi gastrointestinali occasionali, reazioni cutanee). Ci sono valutazioni regolatorie e monografie che ne discutono l'uso e la sicurezza.
Anche se numerosi studi e revisioni supportano l'impiego di Ruscus per sintomi venosi e edemi, alcuni limiti persistono: eterogeneità dei preparati, variabilità metodologica tra studi, e mancanza di grandi trial multicentrici a lungo termine. Sono necessari studi di qualità superiore per definire durata ottimale del trattamento, confronto diretto con altri venoattivi, e benefici a lungo termine su outcome clinici importanti.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI
Generalmente ben tollerato ma: evitare se nota ipersensibilita` alla specie o ai componenti del preparato; segnalare sempre l'uso di fitoterapici al medico in caso di terapia con antipertensivi, anticoagulanti o farmaci con effetti vascolari; non sostituire trattamenti prescritti per patologie venose severe senza consulto medico
GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, IPERTENSIONE NON CONTROLLATA, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE LILIACEAE/ASPARAGACEAE, INSUFFICIENZA RENALE GRAVE, BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, TERAPIE CON FARMACI ANTIPERTENSIVI (RISCHIO DI INTERAZIONE)
NON SUPERARE I 10 MG/DIE DI RUSCOGENINA (EQUIVALENTI A 200-300 MG DI ESTRATTO SECCO), MONITORARE LA PRESSIONE ARTERIOSA IN SOGGETTI IPERTESI, EVITARE L'USO PROLUNGATO OLTRE 3 MESI SENZA INTERRUZIONE, ASSUMERE PREFERIBILMENTE AL MATTINO (POSSIBILE EFFETTO STIMOLANTE), SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI, NON ASSOCIARE AD ALTRI VASOCOSTRITTORI SENZA CONTROLLO MEDICO
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ALCALOIDI
FARMACI DIURETICI DI SINTESI
FARMACI EPATOTOSSICI (PARACETAMOLO, STATINE)
FARMACI NEFROTOSSICI
FARMACI SIMPATICOMIMETICI
FARMACI VASOCOSTRITTORI
FARMACI VASODILATATORI
MUCILLAGINI
SALI DI METALLI PESANTI
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento. Consultare un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
I preparati commerciali variano molto per concentrazione e rapporto estratto/pianta; seguire sempre l'etichetta del prodotto.
Le dosi riportate sono range osservati in letteratura clinica e monografie e possono essere adattate al tipo di estratto (polvere, estratto secco, estratto liquido, formulazione combinata).
RADICE SECCA MACINATA (polvere)
Forma: polvere di rizoma essiccato, incapsulata o in bustine per tisana.
Posologia orientativa: 1,5 - 3 g al giorno totali, suddivisi in 1-3 somministrazioni. Utilizzata soprattutto in fitoterapia tradizionale e preparazioni “da banco”.
ESTRATTO SECCO STANDARDIZZATO (capsule/tablet)
Forma: estratto secco titolato in saponine steroidee (ruscogenine / neoruscogenine) o espresso come "ruscogenins". Rapporto DER variabile (es. 4:1, 10:1 a seconda del produttore).
Posologia orientativa: 150-350 mg di estratto, 1-3 volte al giorno a seconda della titolazione; un approccio comune negli studi è 150-300 mg due volte al giorno oppure dosi che forniscono 7-30 mg di ruscogenine totali al giorno (calcolate in base al prodotto).
ESTRATTI LIQUIDI / TINTURE (gliceriti o alcolati)
Forma: estratti idroglicerinati o idroalcolici (es. 1:1, 1:2, 1:5 secondo procedimento).
Posologia orientativa: 3-15 ml al giorno (es. 3-6 ml di estratto fluido 1:1 oppure 7-15 ml di tintura 1:5), suddivisi in 2-3 somministrazioni; per i gliceriti alcol-free seguire le indicazioni del produttore.
FORMULAZIONI COMBINATE STANDARDIZZATE (estratto di Ruscus + HMC + vitamina C)
Forma: capsule/tablet contenenti estratto di Ruscus insieme a hesperidin methyl chalcone (HMC) e acido ascorbico; commercialmente molto usate per insufficienza venosa cronica.
Posologia orientativa: tipica composizione commerciale es.: 150 mg Ruscus extract + 150 mg HMC + 100 mg vitamina C per capsula; somministrazione comune 1 capsula 2 volte al giorno o 2 capsule al giorno secondo prodotto e indicazioni cliniche. Studi clinici usano regimi equivalenti per 8-12 settimane.
ESTRATTI AD ALTA TITOLAZIONE IN RUSCOGENINS
Forma: estratti concentrati standardizzati per contenuto di ruscogenins (es. estratto che fornisce 15-30 mg totali di ruscogenins per dose).
Posologia orientativa: dosaggi mirati a fornire circa 7-30 mg di ruscogenins al giorno; in letteratura ci sono range più bassi (7-11 mg/giorno) e anche proposte con dosi più alte usate in alcuni studi clinici. La posologia precisa dipende dalla titolazione del prodotto.
PREPARATI TOPICI (creme, gel, rettali)
Forma: gel/creme per uso cutaneo o prodotti rettali per emorroidi contenenti estratto di Ruscus (talvolta con altri venoattivi).
Posologia orientativa: applicazioni locali 1-3 volte al giorno secondo indicazioni del prodotto; per supposte/rettali seguire scheda tecnica del preparato. L'effetto è tipicamente sintomatico e locale.
SUPPLEMENTI "FULL-SPECTRUM" O MIX DI ERBE (capsule/tinture)
Forma: miscele che associano Ruscus a estratti di Vitis vinifera, Centella asiatica, Hamamelis, ecc.
Posologia orientativa: seguire le indicazioni del produttore; di norma dosi equivalenti a quelle degli estratti singoli vengono distribuite nella composizione complessiva (es. 1-2 capsule 1-2 volte/die). Controllare concentrazioni e avvertenze.
LINEE GUIDA PRATICHE SULLA SCELTA DELLA DOSE
Se si usa estratto standardizzato: calibrare la dose in base al contenuto dichiarato di ruscogenins (o alla titolazione in saponine steroidee) indicata in etichetta.
Per formulazioni combinate (es. con HMC e vitamina C) attenersi allo schema riportato dal produttore: molti prodotti studiati clinicamente usano 1 capsula 1-2 volte/die.
Durata tipica nei trial: molte ricerche riferiscono trattamenti di 8-12 settimane per manifestare benefici sul quadro venoso e sull'edema; per uso cronico consultare il medico.
SICUREZZA E PRECAUZIONI
Generalmente ben tollerato; eventi avversi riportati sono rari e lievi (disturbi gastrointestinali, reazioni cutanee). Consultare il medico se in terapia con antipertensivi, diuretici o altri farmaci cardiovascolari. Evitare in gravidanza/allattamento salvo indicazione medica.
BIBLIOGRAFIA
Assessment report on Ruscus aculeatus L. rhizoma (European Medicines Agency, draft assessment report).
Efficacy and safety of a Butcher's broom preparation compared to placebo in chronic venous insufficiency (Vanscheidt W., clinical trial).
Monographs and therapeutic overviews: Butcher's broom dosage and uses (clinical databases and herbal monographs).
Herbal formulary and dosing guides for tinctures, extracts and dried herbs (practical compendia).
Product monographs for combination preparations (Ruscus + HMC + vitamina C) and commercial dosage recommendations.
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
Tisana di base venotonica (semplice, palatabile)
Ruscus (rizoma secco macinato): 500 mg
Hamamelis virginiana (foglie o corteccia): 300 mg
Menta piperita (foglie, per sapore): 200 mg
Preparazione: decozione leggera per 5 min o infusione se materiale finemente macinato; filtrare. Indicata per sensazione di pesantezza e microcircolazione.
Tisana combinata per edema e fragilità capillare
Ruscus (rizoma): 500 mg
Vitis vinifera (semi polverizzati o estratto in polvere, piccola quantità): 200 mg
Melilotus officinalis (erba secca): 300 mg
Preparazione: infusione/decozione leggera; 1 tazza 1–2 volte/die. Indicata per supporto microcircolatorio e controllo di edema lieve.
Tisana “comfort gambe” (migliore tolleranza per uso prolungato)
Ruscus (estratto secco in polvere equivalente a 150 mg estratto): corrispondente a 500 mg di rizoma secco (o usare l'estratto alla dose studiata)
Centella asiatica (foglie secche): 250 mg
Calendula officinalis (fiori secchi, per azione lenitiva e sapore): 200 mg
Preparazione: infusione 10 min; assumere 1 tazza mattina e/o sera. Ideale per ciclo cura 8–12 settimane.
Decotto per emorroidi e comfort perianale (uso corto)
Ruscus (rizoma): 500–1000 mg (decotto)
Hamamelis (corteccia/foglie): 300 mg
Aloe vera gel (locale, applicazione topica separata, non da ingerire insieme)
Preparazione: decotto del rizoma; usare anche applicazioni locali di prodotti specifici per emorroidi. Uso limitato nel tempo o consultare medico.
Polvere o miscela in capsule (uso pratico)
Mix per capsula (esempio per 1 capsula; prendere 1–2 capsule 2 volte/die a seconda del dosaggio totale):
Ruscus estratto secco 150 mg (equivalente a estratto titolato)
Vitis vinifera semi 100 mg
Hesperidin methyl chalcone (HMC) 150 mg (se disponibile in formulazione commerciale)
Vitamina C 100 mg (facoltativa, per supporto)
Nota: molte preparazioni cliniche utilizzano la combinazione Ruscus + HMC + Vitamina C. Regimi studiati spesso prevedono 1 capsula 2 volte/die per 8–12 settimane.
Estratto liquido sinergico (gocce/tintura)
Ruscus estratto fluido (1:1): 3–6 ml al giorno, suddivisi in 2 somministrazioni
Aggiunta facoltativa: 1–2 ml di estratto fluido di Centella asiatica o 3–5 ml di estratto di Vitis vinifera in totale al giorno (tenere il dosaggio complessivo controllato)
Uso: comodità d’uso; seguire le indicazioni del produttore per titolazioni.
CONSIGLI DI UTILIZZO E DURATA
Cicli tipici osservati in studi clinici: 8–12 settimane per ottenere miglioramenti sintomatici; valutare sospensione o rivalutazione clinica dopo questo periodo.
Se si sceglie la via tisana/decotto: non eccedere 1.5–3 g/die di rizoma secco complessivo.
Se si usa estratto standardizzato seguire la posologia del prodotto e non superare le dosi indicate dal produttore.
AVVERTENZE E INTERAZIONI
Evitare in gravidanza e allattamento salvo diversa indicazione specialistica.
Consultare il medico se si assumono antipertensivi, diuretici o farmaci che influenzano la circolazione o il bilancio idro-elettrolitico.
Possibili reazioni avverse: disturbi gastrointestinali lievi, reazioni cutanee con uso topico; sospendere in caso di reazioni avverse.
ESEMPI DI PROTOCOLLI PRATICI (esempi rapidi, orientativi)
Protocollo “tisana quotidiana” (uso preventivo/mantenimento): 1 tazza al giorno della formulazione 1 per 8 settimane; valutare sintomi.
Protocollo “ciclo intensivo” (edema/moderata CVI): estratto standardizzato 150 mg 2 volte/die (o capsula commerciale Ruscus+HMC+C vit) per 8–12 settimane, associato a calze elastiche e modifiche dello stile di vita.
NOTA FINALE
Le formulazioni proposte sono orientative e pensate per essere sicure nella maggior parte degli adulti sani; vanno adattate al singolo caso, alla titolazione dei prodotti commerciali e alla presenza di terapie concomitanti.
BIBLIOGRAFIA
European Union herbal monograph on Ruscus aculeatus L., rhizoma (EMA assessment report).
Review and meta-analyses on Ruscus extract, hesperidin methyl chalcone and vitamin C in chronic venous disease.
Clinical perspectives and management of edema: role of Ruscus-based combinations.
Dosage compendia and herbal monographs on Butcher's broom (practical dosing guides).
Product monographs and randomized trials on Ruscus-containing formulations.
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
Il Ruscus aculeatus non possiede una tradizione ampia e formalizzata di "vino medicinale" come accade per altre piante, ma esistono riferimenti a preparazioni alcoliche artigianali impiegate come rimedi tonici vascolari e diuretici. Tali preparazioni erano per lo più macerati alcolici, simili a tinture, consumati in piccole dosi, oppure vini aromatici in cui il Ruscus rappresentava uno degli ingredienti amari.
Pertanto, non si tratta di una bevanda degustativa, ma di una forma di estrazione tradizionale per uso funzionale.
Preparazione di Vino medicinale al Ruscus (uso tradizionale)
Ingredienti
Radice di Ruscus aculeatus essiccata e frantumata: 20–30 g
Vino bianco secco (12%–13%): 750 ml
Procedimento
Riporre la radice in un contenitore di vetro con tappo.
Aggiungere il vino e mescolare.
Lasciare in macerazione per 10–14 giorni, agitando quotidianamente.
Filtrare finemente e conservare in bottiglia scura.
Uso tradizionale
1 cucchiaio (10–15 ml) 2 volte al giorno
Assumere preferibilmente lontano dai pasti
Durata del ciclo: 7–14 giorni
Storicamente proposto come coadiuvante per pesantezza agli arti inferiori, fragilità capillare, ritenzione idrica.
Preparazione di Tintura idroalcolica tradizionale
Questa preparazione è più vicina agli estratti moderni ed è meglio conservabile del vino medicinale.
Ingredienti
Radice di Ruscus essiccata e polverizzata: 50 g
Alcol alimentare 40%–45%: 500 ml
Procedimento
Riporre la droga in un barattolo di vetro.
Coprire con l’alcol, chiudere, agitare.
Macerare 20–30 giorni, agitando ogni 2–3 giorni.
Filtrare e travasare in bottiglia scura.
Uso tradizionale
20–30 gocce, 2–3 volte al giorno
Eventualmente diluite in poca acqua
Ciclo: 2–4 settimane
Utilizzato come supporto circolatorio nelle insufficienze venose minori.
Associazioni alcoliche tradizionali
Preparazioni storiche riportano miscelazioni con droghe amare o vascolari, tra cui:
Centella asiatica
Vite rossa
Amamelide
Achillea
Tarassaco
Lo scopo era ottenere un vino amaro tonico e “depurativo”, non finalizzato al consumo sociale.
Indicazioni e precauzioni generali
Sensazione di gambe pesanti
Edema lieve
Stasi venosa
Capillariti
Precauzioni
Evitare in gravidanza e allattamento
Possibile irritazione gastrica
Non indicato in ipertensione severa
Attenzione in terapia farmacologica per patologie cardiovascolari
Conservazione
Il vino medicinale: 1–2 mesi in frigo
La tintura: 12–18 mesi in luogo fresco e buio
Bibliografia
Testi di fitoterapia storica europea
Manuali di farmacognosia e botanica medica
Monografie erboristiche su Ruscus aculeatus
Trattati di liquoristica tradizionale
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Colore: generalmente chiaro, con tonalità che variano dal giallo paglierino al leggermente ambrato, a seconda della stagione e della concentrazione del nettare raccolto dalle api.
Sapore: delicato e leggermente erbaceo, con note che ricordano il sottobosco o leggermente balsamiche. Non è molto dolce rispetto ai mieli classici come acacia o tiglio, ma presenta una piacevole leggerezza al palato.
Aroma: tenue, con sentori vegetali e freschi, talvolta con un leggero retrogusto amarognolo dovuto ai principi attivi presenti nei tessuti vegetali.
Consistenza: generalmente fluida, cristallizzazione lenta; può assumere una consistenza più densa se raccolto in periodi di scarsa fioritura o se combinato con nettare di altre piante.
A causa della scarsa produzione di nettare e dei fiori poco appariscenti, il miele di Ruscus aculeatus è raro e di solito si trova solo in raccolte miste di mieli boschivi o selvatici. Non ha una diffusione commerciale significativa, ma può essere apprezzato dagli apicoltori e dai consumatori interessati a mieli particolari e a caratteristiche organolettiche uniche.
PIANTE RICCHE IN TANNINI
Le piante con alto contenuto in tannini come Bistorta, Ratania, Tormentilla, Amamelide, Pungitopo, Quercia, Myrica, ecc. hanno proprietà antisettiche, antivirale, vasocostrittrice e analgesica locale.
Una fonte ricca di tannini da cui si estrae l'acido tannico sono le "galle" formate da alcune specie di insetti (Cynips gallae-tinctoriae Olivier) su rametti di alcune querce del Medio oriente. I tannini in genere svolgono un'attività antiinfiammatoria sulle mucose e sono indicate in modo particolare per l'uso topico in gargarismi, sciacqui, semicupi e lavande contro forme diarroiche, ragadi, emorroidi, fistole e flogosi del cavo orofaringeo. Tuttavia in alte dosi o per periodi prolungati possono determinare infiammazioni gastrointestinali, nausee e vomito.
Gli effetti tossici dell'acido tannico comprendono il danno letale al fegato (causato dall'acido digallico presente come impurità) quando è usato in clisteri o su scottature.
[Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"]
Il nome “pungitopo” deriva dall’uso tradizionale di questa pianta per proteggere cibi e formaggi dai roditori, che venivano “pungolati” dalle rigide foglie spinose.
In realtà, quelle che sembrano foglie sono cladodi, cioè fusti appiattiti; le vere foglie sono minuscole e cadono presto.
Il pungitopo veniva appeso a porte, stalle, cantine come talismano protettivo contro ladri, spiriti e influssi negativi.
Era ritenuto in grado di “respingere” il male grazie alla sua struttura spinosa e sempreverde.
In passato i giovani germogli, teneri e commestibili, venivano raccolti e consumati come gli asparagi selvatici.
In alcune regioni erano considerati un cibo pregiato di primavera.
Ben prima dell’uso erboristico, il pungitopo fu apprezzato come pianta ornamentale invernale, utilizzato per decorazioni, festività e cori floreali, soprattutto per la buona conservazione dei frutti rossi.
Il pungitopo è un classico esempio di specie adaptata a climi aridi, suoli poveri e disturbo antropico.
La sua presenza era interpretata come segno di integrità del bosco mediterraneo, tanto da diventare pianta indicatrice in alcuni studi ambientali del Novecento.
Prima della diffusione globale del vischio, in molte aree rurali si utilizzavano rami di pungitopo per addobbi natalizi.
Nella cultura popolare rappresentava buona fortuna e prosperità domestica.
In alcuni territori la pianta veniva usata per creare spazzole artigianali per botti, utensili e strumenti agricoli, grazie alla rigidità e resistenza dei cladodi.
Il pungitopo è legato a leggende pastorali: si diceva che proteggesse il bestiame dai serpenti e veniva collocato nelle stalle o nei recinti.
Il pungitopo rispecchia una curiosa dualità simbolica:
pianta che punge e difende ma che offre frutti e germogli. È spesso associato a resilienza, difesa e rigenerazione.
Appare occasionalmente in natura morta rinascimentale, come simbolo di inverno, perseveranza e sobrietà rurale.
In alcune regioni italiane il pungitopo è stato protetto legalmente per via della raccolta intensiva destinata a decorazioni e gastronomia.
Nonostante l’aspetto, non è un vero arbusto, ma una pianta rizomatosa sempreverde, con una struttura aerea molto particolare.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Capasso et al. (1983). "Pharmacological effects of Ruscus aculeatus on venous tone." Phytotherapy Research, 1(1), 27-31. Studio sulle saponine del Ruscus aculeatus e loro attività flebotonica.
Bouskela et al. (1993). "Effects of Ruscus extract on the internal diameter of arterioles and venules of the hamster cheek pouch microcirculation." Journal of Cardiovascular Pharmacology, 22(2), 221-224. Effetti della ruscogenina sulla microcircolazione.
Vanscheidt et al. (2002). "Efficacy and safety of a Butcher's broom preparation (Ruscus aculeatus L. extract) compared to placebo in patients suffering from chronic venous insufficiency." Arzneimittelforschung, 52(4), 243-250. Studio clinico sull'efficacia del rusco nell'insufficienza venosa.
Galletti et al. (1996). "Phytochemical and pharmacological studies on Ruscus aculeatus." Fitoterapia, 67(1), 19-34. Analisi fitochimica dei componenti attivi.
EMA (European Medicines Agency, 2013). "Assessment report on Ruscus aculeatus L., rhizoma." EMA/HMPC/285759/2013. Monografia sul rusco come pianta medicinale.