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CRESPINO
Berberis vulgaris L.

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TOSSICITÀ: MEDIO-ALTA

SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Magnoliidae
Ordine: Ranunculales
Famiglia:

NOMI POPOLARI
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Berberis Thunbergii DC., B. Deumetorum, Berberis Acida Schreb., Berberis Hispanica Boiss., Berberis Vulgaris Var. Brachybotrya Tausch, Berberis Vulgaris Var. Macrocarpa Regel, Berberis Vulgaris Var. Microphylla Wallr., Berberis Vulgaris Var. Vulgaris.

SINONIMI BOTANICI
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Berberis Thunbergii DC., B. Deumetorum, Berberis Acida Schreb., Berberis Hispanica Boiss., Berberis Vulgaris Var. Brachybotrya Tausch, Berberis Vulgaris Var. Macrocarpa Regel, Berberis Vulgaris Var. Microphylla Wallr., Berberis Vulgaris Var. Vulgaris.

DESCRIZIONE BOTANICA
ARBUSTO DECIDUO SPINESCENTE ALTO FINO A 3 METRI, CON RAMI ERETTI E ARCUATI. LE FOGLIE SONO PICCOLE, OBOVATE O ELLITTICHE, CON MARGINE DENTATO-SPINULOSO, RIUNITE IN FASCETTI LUNGO I RAMI. LE SPINE SONO TRASFORMAZIONI FOGLIARI TRIFORCATE. I FIORI SONO ERMAFRODITI, PICCOLI, DI COLORE GIALLO VIVO, PENDULI, RIUNITI IN RACEMI ALLUNGATI. IL FRUTTO UNA BACCA OBLUNGA O ELLISSOIDALE, DI COLORE ROSSO BRILLANTE A MATURAZIONE, CONTENENTE NUMEROSI SEMI. IL LEGNO GIALLO E LE RADICI SONO GIALLE INTERNAMENTE.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ GIALLO
____ GIALLO-CHIARO
____ GIALLO-VERDE
____ GIALLOGNOLO

FIORITURA O ANTESI
APRILE, MAGGIO, GIUGNO, PRIMAVERA

HABITAT
Cresce tipicamente ai margini di boschi, in siepi, scarpate, zone rocciose e pascoli cespugliosi, prediligendo terreni ben drenati, calcarei o argillosi, e con esposizione sia al sole che alla mezz'ombra. Si adatta a climi temperati e si trova in gran parte dell'Europa, dell'Asia occidentale e del Nord Africa. In Italia diffuso soprattutto nelle regioni settentrionali e centrali, in ambiente collinare e montano fino a circa 1500 metri di altitudine. La sua capacit di propagarsi sia per seme che per via vegetativa tramite polloni contribuisce alla sua diffusione in diversi tipi di habitat.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

PERIODO BALSAMICO
(Periodo di raccolta della droga)
GIUGNO, OTTOBRE, FINE PRIMAVERA, INIZIO ESTATE, AUTUNNO
DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
CORTECCIA DEI RAMI E DELLA RADICE; FRUTTI E SUCCO DEI FRUTTI FERMENTATO (IN M.T.M.)
SAPORI DELLA DROGA
DOLCE-ACIDULO
PRINCIPI ATTIVI
Alcaloidi isochinolinici: berberina, palmatina, jatrorrizina, columbamina
Acidi fenolici: acido clorogenico, acido caffeico, acido ferulico
Flavonoidi: quercetina, miricetina, rutina
Antociani: delfinidina, cianidina, peonidina
Steroli: beta-sitosterolo, stigmasterolo, campesterolo
Triterpeni: acido oleanolico, acido ursolico
Vitamine: vitamina C, vitamina E
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • ------
  • ?AMARO TONICO
    ?CALCOLOSI URINARIA RENI E VESCICA
    ?CARDIOTONICO O CARDIOCINETICO
    ?DEPURATIVO DRENANTE
    ?DIARREA
    ?DIARREA (ANTIDIARROICO ASTRINGENTE)
    ?DISPEPSIE ATONICHE
    ?DIURETICO
    ?ECCITANTE LE FIBRE MUSCOLARI LISCIE
    ?EMORRAGIE
    ?EMORRAGIE (METRORRAGIE)
    ?EMORRAGIE (VIE URINARIE)
    ?FEBBRE O IPERTERMIA
    ?IPERTENSIONE ARTERIOSA (IPOTENSIVO)
    ?MALARIA E FEBBRI MALARICHE
    ?MASTITE E MASTALGIA
    ?NEVRALGIE
    ?SEDATIVO CARDIACO
    ?SEDATIVO RESPIRATORIO
    ?VASODILATATORE CORONARICO
    +ALIMENTO

    ORGANI INTERESSATI
    ARTERIE CORONARIE
    CUORE
    FEGATO E VIE BILIARI
    INTESTINO
    MUSCOLATURA LISCIA
    NERVI E TRONCHI NERVOSI
    ORGANI DIGESTIVI
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI...
    ORGANI EMUNTORI
    RENI
    SENO - GHIANDOLE MAMMARIE
    SISTEMA CIRCOLATORIO
    SISTEMA IMMUNITARIO
    SISTEMA NERVOSO ENTERICO
    STOMACO
    TESSUTO CUTANEO
    TUBO GASTRO-ENTERICO
    TUTTO IL CORPO
    UTERO
    VESCICA URINARIA
    VIE RESPIRATORIE
    VIE URINARIE
    ESTRATTI
    Crespino Tisana
    Infuso o breve decotto 40 g in 1 lt di acqua
    3 tazze al giorno fra i pasti

    Crespino Tintura Madre
    Preparata dalla corteccia della radice essiccata tit.alcol.55
    V gtt 3 volte al giorno

    E. FAVORENTI L'ATTIVITÀ FITOTERAPICA
    CIPRESSO
    OLIVELLO SPINOSO
    ROSA CANINA
    CONTROINDICAZIONI
    OBBLIGATORIA LA PRESCRIZIONE DEL MEDICO. RISULTA PERICOLOSO SUPERARE LE DOSI MEDIE INDICATE. LA BERBERINA PU CAUSARE DEPRESSIONE RESPIRATORIA E CARDIACA FINO ALLARRESTO CARDIACO O PARALISI RESPIRATORIA
    AVVERTENZE
    LUSO DELLE FOGLIE E DEL FRUTTO NON PROCURANO PROBLEMI.
    Vedi sul web gli studi sulle proprietà antitumorali per Berberis vulgaris L.
    NOTE DI FITOTERAPIA
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    Per luso in fitoterapia obbligatorio il parere del medico anche per un semplice decotto. Tuttavia sconsigliato per la presenza di berberina -alcaloide tossico- nella droga.
    Sorveglianza alle reazioni avverse
    PIANTA SEGNALATA

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE

    USO ALIMENTARE
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    Frutti acerbi:
     • sott'aceto
     • preparazione di confetture, sciroppi e vino
    ALCALOIDI
    UTILE DA SAPERE
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    PROPRIET DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI: Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicit dissuadono gli animali dal mangiarle. Attivit biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio. Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono: Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio) Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china) Stimolanti: Caffeina (da caff e t), nicotina (dal tabacco) Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio) Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar) Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino) Tossicit: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi molto vicina alla dose tossica. Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi: Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con propriet analgesiche e sedative. China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici. Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici. Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso estremamente pericoloso. Caff (Coffea arabica) e T (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale. Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza. Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con propriet antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche. Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro. Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso. Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio. Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attivit farmacologiche. Tuttavia, fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi pu essere pericolosa.
    ANNOTAZIONI VARIE
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    I frutti maturi, di sapore gradevolmente acidulo, ricchi di vitamina C, possono essere canditi o prepararne sciroppi e marmellate. Vengono usati in liquoreria.
    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
  • Imanshahidi, M., & Hosseinzadeh, H. (2008). Pharmacological and therapeutic effects of Berberis vulgaris and its active constituent, berberine. Phytotherapy Research, 22(8), 999-1012.
  • Fatehi, M., et al. (2005). Phytochemical and pharmacological studies on Berberis vulgaris. Fitoterapia, 76(7-8), 665-672.
  • Yesilada, E., & Kpeli, E. (2002). Berberis crataegina DC. root exhibits potent anti-inflammatory activity. Journal of Ethnopharmacology, 81(3), 323-327.
  • Kukula-Koch, W., et al. (2013). The influence of extraction conditions on bioactive alkaloid patterns in Berberis vulgaris extracts. Industrial Crops and Products, 44, 373-378.
  • Melnyk, J. P., et al. (2010). Chemical composition and biological activities of Berberis vulgaris. Journal of Medicinal Food, 13(4), 946-952.